School of Chocolate, la serie Netflix con il maestro cioccolatiere Amaury Guichon

Otto puntate, otto deliziosi sfide, otto concorrenti pronti a fronteggiarsi a colpi di spatola. È School of Chocolate, la serie in onda su Netflix che dà finalmente il meritato spazio al mondo del cacao.

Un universo affascinante e complesso, che dà vita a creazioni uniche, vere opere d’arte da maestro curate nei minimi dettagli: del resto, a guidare i pastry chef è il celebre Amaury Guichon, pasticcere e cioccolatiere francese amatissimo sui social, dove si è fatto conoscere proprio grazie alla sua creatività. Tra lampadari e pterodattili interamente in cioccolato, in ogni episodio riesce a stupire gli sfidanti con sculture magnifiche, insegnando loro tecniche e trucchi del mestiere. Gli stessi concorrenti sanno già il fatto loro: sono infatti pasticceri che hanno alle spalle diverse esperienze nei ristoranti, hotel o laboratori, che ora devono mettersi alla prova con contest sempre più difficili. In palio, un premio da 100.000 dollari. La competizione è alta, eppure quello che emerge – e piace – dello show, è proprio l’assenza di quella spettacolarizzazione della gara a cui programmi come Masterchef e simili ci avevano abituati.

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Come funziona School of Chocolate

Nella serie sul cioccolato si pensa alla tecnica, alla decorazione. Il termine “scuola” in questo caso è più che adeguato, perché gli artigiani mostrano tutta la loro voglia di imparare e mettersi in gioco, talvolta dimenticandosi completamente delle telecamere e del premio finale. In ogni puntata ci sono prove diverse, che diventano sempre più difficili. Anche la prima è piuttosto impegnativa: Guichon chiede ai pastry chef di realizzare un’illusione. Un esempio? La sua gigantesca matita di cioccolato che riesce a scrivere su un foglio. Inizialmente separati, dalla seconda metà della stagione i pasticceri uniscono le forze formando delle squadre per realizzare insieme dolci giganteschi: alla fine viene eletto il migliore, ma non c’è un eliminato dopo ogni episodio; i due artigiani che ottengono il punteggio più basso devono abbandonare la sfida. Generoso e con lo spirito da vero leader, è Guichon la star del programma, punto di forza della serie e showman talentuoso capace di intrattenere gli spettatori senza mai lasciare il suo ruolo da maestro pasticcere, che mostra agli altri come muoversi tra colate di cioccolato, temperaggio e decorazioni elaborate.

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Chi è Amaury Guichon

Classe ’91, originario di Cannes, il chocolatier e patissier Amaury Guichon ha raggiunto il successo con la partecipazione nel 2013 a “Qui Sera le Prochain Grand Pâtissier?”, format esportato in seguito anche in Italia e conosciuto come “Il più grande pasticcere”. Sponsorizzato poi dal pasticcere e autore televisivo Christophe Michalak, approda negli Stati Uniti per lavorare alla Jean-Philippe Pâtisserie negli hotel Bellagio e Aria a Las Vegas. Poi il boom dei social, Instagram in testa: oltre a realizzare sculture di cioccolato incredibili, Guichon è un grande comunicatore, e riesce a radunare un pubblico di più di 5 milioni di follower di tutte le età. Portando così l’arte dolciaria, quella dei pregiati cacao in particolare, sempre più in alto e sempre più alla portata di tutti. Un faro con una piovra, una matita gigante, uno schiaccianoci, e poi funghi, conchiglie, telefoni vintage, sveglie, skateboard, Statua della Libertà, leoni e violini: sono solo alcune delle sue maestose creazioni, meravigliose sculture golose realizzate con tecnica ineccepibile e un senso estetico raro.

Fonte Gambero Rosso

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