Sicilia, acqua e farina: l’ultimo libro di Giusi Battaglia
- Margherita Musso
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Sicilia, acqua e farina: l’ultimo libro di Giusi Battaglia
Fresco di stampa o, come pare adatto alla tipologia di pubblicazione, appena sfornato dalla Cairo Editore è “Sicilia, acqua e farina. Viaggio tra i grandi lievitati salati e dolci della tradizione” di Giusi Battaglia, meglio nota come “Giusina in Cucina”.
Dopo “Giusina in cucina. La Sicilia è servita” (2021),”Viaggio in Sicilia” (2022) e “Le ricette della mia vita (2023)”.
Per la serie quattro libri editati in quattro anni consecutivi, Giusi Battaglia, l’ambasciatrice della cucina siciliana su Food Network, così come, nella prefazione, l’ha definita Gesualdo Vercio, quel direttore responsabile di Real Time che l’ha scoperta quasi per caso su Instagram nel 2020, poco prima di affidarle i due programmi “Giusina in cucina” e “Ci vediamo al bar”.
Con questo quarto speciale ricettario, Giusi Battaglia, palermitana purosangue, ha deciso di rinsaldare il suo legame con ”il granaio di Roma” proponendo ai suoi appassionati lettori e lettrici una raccolta di circa 100 ricette di prodotti da forno sia dolci sia salati, creati con tre ingredienti base: farina, acqua e la Sicilia, come scrive nell’Introduzione l’autrice, l’ingrediente forse più importante per la sua cucina che unisce passione e tradizione.
Il ricettario è diviso in quattro parti perché, dopo aver distinto i lievitati salati dai lievitati dolci, suddivide queste due macro aree in “lievitati salati classici” e “imperdibili salati”, cui fanno eco i “lievitati classici dolci” e “imperdibili dolci”.
Tra i classici sia salati sia dolci è possibile trovare le ricette dello sfincione bagherese, dei calzoni fritti o o delle reginelle o degli squisiti biscotti alle mandorle; tra gli imperdibili dolci e salati l’autrice ha riunito prodotti da forno un po’ più noti a livello locale e forse meno a livello nazionale: limitandosi ai dolci, Giusi Battaglia annovera i buccellati o gli anicini, biscottini di frolla aromatizzata con dei confettini di anice; tra gli imperdibili e ghiotti salati troviamo la rizzuola, la variante fritta della ravazzata, uno dei tanti prodotti della rosticceria palermitana, o innovazioni culinarie al passo coi tempi come la pizza alla Norma, che unisce l’impasto della pizza con salsa, melenzane fritte e non solo.
Insomma, questo ricettario molto originale, perché ogni ricetta è arricchita da una piccola introduzione nella quale l’autrice rievoca le origine di un piatto o introduce un aneddoto ad esso legato, è un peculiare itinerario che ci conduce, in lungo e in largo, in paesi e paesini della Sicilia a scoprire monumenti realizzati impastando acqua, farina e sicilianità.
sono un’antropologa culturale e appassionata studiosa di tradizioni culturali ma anche la blogger con lo pseudonimo di Marga Rina di Panormitania (http://panormitania.altervista.org/), dove promuovo eventi culturali e intervisto gli artisti locali che solleticano la mia curiosità. Grande è la mia passione per la scrittura nelle sue molteplici declinazioni: scrivo poesie, racconti, testi incentrati sull’Arte e gli artisti.
Da qualche anno, sono diventata organizzatrice e curatrice di mostre d’arte: oltre a redigere tutti i testi e le poesie e ad occuparmi della loro diffusione ai media con veci da addetto stampa, curo minuziosamente la grafica di ogni evento e la promozione, nella veste di social media manager, sui social network.
Il connubio tra arte e cucina è da qualche tempo divenuto sia un hobby che una vera grande passione.