Test sull’allergene latte nel cioccolato USA
La Food and Drug Administration (FDA) ha avviato una serie di test per rilevare la presenza dell’allergene latte in 210 campioni di cioccolato fondente e prodotti a base di cioccolato, etichettati come “dairy free” o “milk free”.
L’obiettivo principale di questa iniziativa è garantire la sicurezza alimentare dei consumatori allergici al latte, un allergene comune ma spesso non dichiarato.
Il latte è l’allergene alimentare non dichiarato più frequentemente associato ai richiami alimentari negli Stati Uniti.
Tra il 2000 e il 2010, il latte è stato responsabile del 43% di tutti i richiami dovuti a allergeni non dichiarati.
Seguono le uova (21%), la frutta secca (18%) e il frumento (17%).
Secondo studi recenti, circa il 2% della popolazione statunitense soffre di allergia al latte, rendendo la sua corretta dichiarazione essenziale per la salute pubblica.
La FDA ha svolto diverse iniziative di monitoraggio per valutare la presenza dell’allergene latte in prodotti etichettati come privi di latticini. Di seguito, un riepilogo delle principali campagne di controllo.
Test sul cioccolato fondente (2013-2014)
Nel primo monitoraggio, effettuato tra il 2013 e il 2014, sono stati analizzati 94 campioni di cioccolato fondente. Tra i 14 prodotti etichettati come “senza latticini” o “senza lattosio”, 2 hanno mostrato livelli rilevabili di latte, con concentrazioni comprese tra 1.100 e 1.900 ppm.
Test sul cioccolato fondente (2018-2019)
Un secondo monitoraggio, condotto tra il 2018 e il 2019, ha coinvolto 119 campioni di cioccolato fondente, etichettati come “dairy free”. 5 su 52 prodotti analizzati contenevano tracce di latte, con livelli variabili da 90 a 3.100 ppm. Le contaminazioni sono state attribuite principalmente a fornitori di materie prime e alla gestione inadeguata delle attrezzature di produzione.
Test su cioccolato e prodotti a base di cioccolato (2022-2023)
Nel più recente monitoraggio, tra il 2022 e il 2023, sono stati analizzati 210 campioni di cioccolato fondente e prodotti a base di cioccolato. 13 campioni sono risultati positivi alla presenza di latte, con un solo caso che ha raggiunto una concentrazione di 1.083 ppm, mentre negli altri si sono rilevati livelli inferiori agli 80 ppm. Tutti i prodotti includevano dichiarazioni precauzionali sugli allergeni.
Nonostante gli sforzi della FDA, l’agenzia ha dichiarato che non esistono definizioni legali per i termini “senza latticini” o “senza latte”, e tali diciture sono volontarie. Tuttavia, la FDA invita i consumatori allergici a contattare direttamente i produttori per ottenere maggiori informazioni sui processi di produzione.
L’agenzia si impegna a continuare i test per garantire la sicurezza dei prodotti etichettati come privi di latticini, essenziali per evitare gravi rischi per la salute.
Le allergie alimentari rappresentano un rischio significativo per la salute pubblica, ma possono essere gestite attraverso una corretta etichettatura e l’adozione di sistemi di controllo come il VITAL® (Voluntary Incidental Trace Allergen Labelling), già riconosciuto dalla FAO e dall’OMS. Implementare questo sistema a livello globale potrebbe ridurre drasticamente i rischi legati agli allergeni non dichiarati.
L’allergene latte rimane una sfida nel settore alimentare, specialmente nei prodotti etichettati come “dairy free”. Gli sforzi della FDA e l’adozione di sistemi di controllo avanzati possono aiutare a proteggere i consumatori allergici, promuovendo una maggiore trasparenza e sicurezza alimentare.
Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori.
Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo.
Infinitamente curioso cerco sempre qualcosa che mi dia quell’emozione che il cibo dovrebbe dare ad ognuno di noi, quel concetto o idea che dovrebbe essere ben leggibile dietro ogni piatto, quella produzione ormai dimenticata o sconosciuta.
Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito.
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