Torino diventa Buonissima
- Si terrà in vari luoghi di Torino, dal 22 al 26 ottobre, e metterà in scena, come sempre, questa irrisolvibile dicotomia.
- Saranno dieci gli chef, provenienti da tutta Italia, che cercheranno di tradurre in piatti le emozioni indotte da quei quadri.
- Ancora una volta, facciamoci illuminare dal gusto personale, citando Carlo Cracco che presenterà, all’interno della Libreria Luxemburg, il libro “Cracco in Galleria”, la storia del suo ristorante milanese.
Dove starebbe il buono?
Nella cucina pop delle trattorie (serie), oppure nel fine dining? (dopo averne celebrato il de profundis, qualche mese fa, parrebbe essere più vivo che mai, almeno mediaticamente).
Risposta non c’è, perché tutto sta nel gusto di ciascuno di noi.
Se fate parte del gruppo degli indecisi, potreste partecipare (giusto per confondervi ancora di più le idee) alla quinta edizione di Buonissima, l’evento gastronomico ideato dai giornalisti Stefano Cavallito e Luca Iaccarino, e dallo chef Matteo Baronetto.
Si terrà in vari luoghi di Torino, dal 22 al 26 ottobre, e metterà in scena, come sempre, questa irrisolvibile dicotomia.
Se da una parte si conferma il format Piolissima, che prevede tutta una serie di cene a quattro mani nelle varie trattorie (o giù di lì) della città, dall’altra ci sono infatti i grandi nomi, quelli che (purtroppo…) a volte ci fanno scrivere con fare deificante.
Non solo.
Buonissima da sempre intende dialogare con l’arte, ed ecco che l’opening dinner si terrà nelle sale di Palazzo Madama, e sarà ispirato alla mostra attualmente in corso: “Vedova Tintoretto. In dialogo”.
Saranno dieci gli chef, provenienti da tutta Italia, che cercheranno di tradurre in piatti le emozioni indotte da quei quadri.
E adesso, ahimè, i minacciati nomi, che finiscono per prevalere sugli oltre 100 chef provenienti da tutto il mondo.
Sugli oltre 120 appuntamenti sparsi per la città, sulle 70 location coinvolte e sui15 format gastronomici messi in pista (uno lasciatemelo citare, e solo per il suo divertentissimo titolo: Agnolotti & friends).
Come fare a citarli tutti, quando quasi tutti sembrano avere da dire qualcosa d’interessante?
Ancora una volta, facciamoci illuminare dal gusto personale, citando Carlo Cracco che presenterà, all’interno della Libreria Luxemburg, il libro “Cracco in Galleria”, la storia del suo ristorante milanese.
A seguire, un ristretto (e fortunato) numero di ospiti avrà la possibilità di partecipare a una cena a quattro mani (quelle di Cracco e di Baronetto) presso Dispensa, il locale sempre sito all’interno della Galleria Subalpina che è gestito dai Costardi Bros.
Christian Costardi accoglierà poi lo chef Josean Alija del ristorante Nerua, situato presso il museo Guggenheim di Bilbao, per una serata all’insegna della mostra “Jeff Wall. Photographs”, che verrà inaugurata il 9 ottobre presso le Gallerie d’Italia.
La cena si terrà il 24 ottobre da Scatto, il limitrofo ristorante che è sempre gestito dai Costardi Bros.
Non ce ne vogliano i vari vitelli tonnati, e i plin, e le insalate russe, tutte cose buonissime che si potranno assaggiare nei vari ristoranti di Buonissima, ma l’evento degli eventi è la cena di Rasmus Munk, che si terrà sabato 25 ottobre a Palazzo Saluzzo Paesana.
Munk non è solo (e non tanto) lo chef del 5° miglior ristorante al mondo secondo il (discusso, ahimè) The World’s 50 Best Restaurants, cioè l’Alchemist di Copenaghen, ma è soprattutto l’avanguardia di un neo concettualismo gastronomico che in Italia ha avuto Davide Scabin come faro illuminante.
Il servirsi di un piatto per trasmettere un pensiero, mettendo in secondissimo piano il gusto, è pur sempre cucina?
Gli organizzatori descrivono questa cena, che non verrà mai più replicata, come un’opera d’arte barocca; staremo a vedere.
L’atto inaugurale di Buonissima 2025 sarà l’assegnazione del Premio Bob Noto, quest’anno dedicato al concetto di talento.
Si svolgerà presso La Centrale, lo spazio eventi di Nuvola Lavazza, che si trova di fronte a quello che per noi è attualmente il migliore ristorante di Torino: Condividere.


