Tra sfizi e peccati di gola – la pizza “Da Lunedì a Dieta” di Crash Eat
Il sabato sera mangiare la pizza è un obbligo e, se non ti va di uscire, ordinarla è una sorta di “imperativo categorico”.
Così facendo, sfruttando il servizio di delivery più noto (Glovo), è stato assai piacevole scoprire “Crash Eat”, originale pizzeria nel cuore del centro storico di Palermo, in piazza Teatro Santa Cecilia 5.
Il packaging
Per “Crash Eat” ogni elemento, dal packaging delle pizze ai loro nomi, dal servizio ai tavoli fino alla presenza social è artisticamente estroso: sul cartone della pizza, ad esempio, compare una Monna Lisa goduriosa intenta a gustare un succulento trancio diavola, mentre sul cartone dell’antipasto caldo i michelangioleschi Dio ed Adamo sono intenti a scambiarsi un boccale di birra e una fetta di pizza margherita.

Oltre a giocare con celebri opere d’arte, tutti gli altri lati di ogni cartone sono decorati con scritte simpatiche come “A mali estremi, mangi bevi e rimedi”.
I “Mangia e Bevi” di pizza
I nomi di alcune portate del menù – per restare al cielo empireo – sono l’apoteosi della bizzarria terminologica e culinaria: tra gli antipasti troviamo i Mangia e Bevi di Pizza, un classico dello street palermitano rivisitato a tema pizza.
Normalmente, i mangia e bevi sono degli involtini di cipuddi scalogni o cipollatti, avvolti in sottili fette di pancetta di maiale cucinati sulla brace e serviti con una spruzzata di limone; nella versione di Crash Eat le fette di pancetta esterne sono state sostituite con strisce di pan pizza arrotolate intorno alla cipolla ed a fettine di bacon, successivamente grigliate e servite con fette di limone.

Tra i nomi estrosi delle pizze troviamo, poi, la pizza viddana – che significa paesana in senso spregiativo – condita con patate al rosmarino, mozzarella, bacon e cipolla o la pizza del sabato della scrivente: Da Lunedì a Dieta. Citando l’incipit del romanzo House of Leaves dell’istrionico Mark Z. Danielewski, se tu che leggi sei a dieta, “Questo non è per te.”
La pizza “Da Lunedì a Dieta” è un amalgama riuscito di gusti e aromi che ho addirittura finito in tre giorni cominciando la dieta di martedì.
E’ una pizza che unisce alla mozzarella fiordilatte e al pomodoro, la scamorza affumicata, lo speck a fette parzialmente arrotolate, la salsiccia sbriciolata, i gherigli di noci e, per finire, una generosa colata di pesto di pistacchi.
Per i “puristi” è quasi un peccato mortale ma per chi come Oscar Wilde non riesce a non cedere alle tentazioni, è un peccato di gola da commettere (forse) almeno una volta nella vita.



