Trasformare gli scarti del riso in risorse preziose: la rivoluzione verde della filiera agroalimentare

Trasformare gli scarti del riso in risorse preziose: la rivoluzione verde della filiera agroalimentare

Trasformare gli scarti del riso in risorse preziose: la rivoluzione verde della filiera agroalimentare

L’industria agroalimentare produce ogni anno tonnellate di scarti che, se non correttamente gestiti, rappresentano un costo ambientale ed economico significativo. Tuttavia, grazie alla ricerca scientifica, molti di questi sottoprodotti possono essere trasformati in risorse utili, creando valore in diversi settori produttivi.

Gli scarti del riso: una risorsa ancora sottovalutata

Il riso, alimento base per miliardi di persone, genera una grande quantità di residui durante la sua lavorazione. Per ogni tonnellata di riso bianco prodotto, emergono 1,3 tonnellate di paglia, 200 chili di lolla (il rivestimento esterno del chicco) e 70 chili di pula (residuo della sbiancatura del riso). Questi materiali contengono elevate quantità di silice, che li rende difficili da bruciare nei termovalorizzatori.

Dalla pula alle applicazioni farmaceutiche e alimentari

La parte più preziosa è la pula perché ricca di grassi e proteine, questa componente può essere trasformata in sostanze ad alto valore aggiunto. Gli steroli estratti dalla pula si rivelano efficaci nel ridurre il colesterolo e mostrano potenziale contro il cancro. Le proteine contenute sono altamente digeribili, adatte persino a formulazioni per neonati.

Attualmente, l’estrazione di olio dalla pula è limitata in Italia a causa della sua tendenza a irrancidire. Tuttavia, in India, grazie alla vastità delle coltivazioni di riso, la produzione è significativa. L’olio estratto può essere impiegato per produrre emulsionanti alimentari come i mono e digliceridi degli acidi grassi (E471), usati nella pasticceria industriale.

La paglia: un’opportunità per la bioedilizia

La paglia di riso, lo scarto più abbondante, rappresenta una sfida ambientale. Se bruciata, genera fumi tossici; se interrata, fermenta e rilascia metano, un potente gas serra. Tuttavia, potrebbe essere trasformata in materiali isolanti per la bioedilizia. Recentemente è stato sviluppato un trattamento che combina la paglia di riso con scarti di lana di pecora, creando pannelli isolanti naturali e resistenti al calore.

Lolla di riso: dalla lettiera per animali ai materiali innovativi

La lolla di riso (la buccia del riso ricavata dal processo di sbramatura del riso grezzo. La sua percentuale in peso rispetto al risone è del 30%. Leggera e voluminosa, ha una densità che varia tra i 120 e i 140 kg/m3, non marcisce ed è inattaccabile dagli insetti. La sua composizione ha uno scarsissimo contenuto di nutrienti (4%) mentre il resto è costituito da lignina, cellulosa e per il 21% da silice), tradizionalmente utilizzata come lettiera per animali e pacciame per il giardinaggio. Ma le sue potenzialità vanno oltre. Un’ azienda italiana produce contenitori biodegradabili e compostabili a base di lolla, un’altra crea intonaci e materiali da costruzione ecologici.

Gli scarti della lavorazione del riso vengono anche utilizzati bio-risorsa per l’architettura, sviluppando materiali sostenibili come telai, isolanti, massetti, malte e intonaci. Esiste un prodotto, a base di lolla e calce, ha vinto il Compasso d’Oro 2022 ed è stato utilizzato in progetti emblematici come il ristorante Horto a Milano.

Alcuni imprenditori vedono nell’utilizzo degli scarti della lavorazione del riso un potenziale economico e ambientale inespresso: L’enorme potenzialità di tutto quello che ‘resta sul campo’ può realmente essere messa a sistema sviluppando soluzioni concrete e attuabili, trasformando i sottoprodotti dell’agricoltura in una risorsa e un giacimento di energia pulita a favore delle comunità.

La startup ha anche sviluppato un modello abitativo stampato in 3D, denominato TECLA, che integra materiali naturali a base di riso. Questa visione rappresenta un esempio tangibile di come la sostenibilità possa essere integrata nella filiera produttiva e architettonica.

Verso un’economia circolare sostenibile

Riutilizzare gli scarti del riso non è solo un’opzione ecologica, ma una necessità per promuovere un’economia circolare. La ricerca scientifica e l’innovazione industriale stanno mostrando che anche ciò che consideriamo rifiuto può diventare una preziosa risorsa per il nostro futuro.

 

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