“Tutto il buono che c’è” a Masseria Gabriele
A Masseria Gabriele arriva “Tutto il buono che c’è”, un evento unico che porta in tavola non solo piatti, ma anche relazioni, esperienze e visioni condivise.
Questa sera, a partire dalle ore 20:30, la Masseria si trasformerà in un crocevia di eccellenze.
A guidare questa esperienza gastronomica saranno due chef d’eccezione: Vincenzo Piacente (Gio Ponti, all’interno dell’Hotel Parco dei Principi) e Raffaele Ingenito, anima e cuoco residente della Masseria. Accanto a loro, un parterre d’eccezione.
Nel piatto ci saranno le storie di Paolo Parisi, con le sue uova simbolo di artigianalità radicale, Paolo Amato (Caseificio Aurora), che trasforma il latte in poesia casearia, Sabatino Cillo, maestro e selezionatore di carni.
I vini saranno curati dal sommelier Alessandro Cammarano.
In chiusura, il tocco dei fratelli Giuseppe e Prisco Pepe, eredi della grande scuola di Pepe Mastro Dolciere.
“Tutto il buono che c’è” non è solo degustazione: è dialogo, confronto e scoperta.
Il percorso gastronomico della serata inizia con un’entrée corale, dove formaggi, salumi e uova dialogano con le bollicine delle Cantine Vigne Storte. Poi si procede.
L’antipasto, firmato Vincenzo Piacente, si chiama “Un po’ di morbido”, con uovo morbido, zuppetta di provolone podolico agli agrumi, cipollotto nocerino e mela verde.
Il primo piatto, creato da Raffaele Ingenito, si intitola “O tubbettiell… ca cerasa!”: tubetti Pastificio Caccese con cremoso di blu di bufala e insalatina di ciliegie della Masseria.
Il secondo piatto è un omaggio al barbecue: Picanha affumicata, maialino e altre carni alla brace, accompagnate da contorni che richiamano la tradizione americana, ma con un’anima mediterranea. A curare e selezionare le carni sarà ancora Sabatino Cillo, maestro e garanzia di qualità.
In chiusura, i dolci di Pepe Mastro Dolciere – firmati da Giuseppe e Prisco Pepe – saluteranno i commensali con una dolcezza autentica, fatta di tecnica, materie prime di qualità e tanta passione.
I vini: un percorso tra le sfumature del Sannio. Tutti i piatti saranno accompagnati dai vini delle Cantine Vigne Storte, scelti dal sommelier Alessandro Cammarano:
- Rosa Blu metodo classico 36 mesi
- Marechiaro (coda di volpe del Sannio DOC)
- Aità (Fiano del Sannio DOC)
- Anima Rosso del Sannio
E, come sorpresa finale, un vino speciale per concludere in bellezza.
Con “Tutto il buono che c’è”, la Masseria rafforza il suo ruolo di ponte tra produttori e consumatori, tra passato e futuro, tra chi sogna e chi fa. È un progetto che guarda lontano, ma rimane profondamente radicato in una terra ricca di storie da raccontare.