“Di pizza” – i magnifici sette e sottosopra

I magnifici 7

Lunedì 24 Giugno, la pizzeria Da Salvatore di Emanuele Marigliano a Lusciano(CE) è stata teatro della manifestazione “Di Pizza” organizzata da Antonio Fucito (garage Pizza) della testata online Dissapore un modo per fare il punto sulle migliori realtà che fanno di Caserta e della sua provincia la terra promessa di ogni pizza addicted.

Sponsor della serata Molino Denti, Fior D’Agerola, Solania, Birra Balabiott e i vini di Salvatore Martusciello che hanno dato un boost importante ad un menu già ricchissimo che tra antipasti e pizze prevedeva una decina di portate.

Manifestazione strutturata seguendo una doppia categoria, “Magnifici 7” e “Sottosopra”. I primi si sono esibiti portando chi una chi addirittura due pizze.

I magnifici 7

Dunque abbiamo assistito alle creazioni delle pizzerie: Casa Vitiello, Da Salvatore di Emanuele Marigliano, Decimo Scalo, I masanielli – Sasà Martucci, La Contrada, Pepe in grani e Prima Classe.

Ritmi serrati, pizze che venivano sfornate e prontamente fotografate per poi essere distribuite ai vari tavoli. C’è chi ha operato una scelta di semplicità, chi mantenendo la propria identità ha osato spingere di più.

I magnifici 7

I magnifici 7

A seguire i “SottoSopra” ovvero quelli che hanno fatto della creatività la stella polare, trovando attraverso la sperimentazione la propria identità. Anche qui sia big sia giovani on fire: Carlo Sammarco 2.0, I Masanielli – Francesco Martucci, La Rosa, Margherì, Pizzeria da Lioniello, Pizzeria Elite Rossi, Salvo dal 1932.

La serata si è conclusa con una pizza, inevitabile, che sembra visivamente una margherita ma già all’odore annuncia altro:

Ricomincio da te confettura di pomodoro san Marzano, cremoso al cioccolato bianco, menta cocco rape, olio evo. Una pizza che ho definito “ondivaga” ad un morso ti piace un botto, a quello successivo un po’ così, per poi piacerti ancora e poi lasciarti ancora col dubbio. Lasciare la zona comfort è sempre un bene pure quando si approccia un dolce ovvero una pizza che è un dolce.

La serata, oltre l’opulenza dell’offerta è stata un modo per far incontrare i vari protagonisti che si sono confrontati su più punti, trovando un filo conduttore. Un patto tacito. Fare sempre il meglio, per la pizza. Per Caserta.

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