I falsi miti sulla conservazione del caffè

conservazione del caffè

Il segreto per gustare il caffè perfetto è nel modo in cui lo si conserva, ma attenzione ai miti che potrebbero rovinare i tuoi preziosi chicchi ricchi di gusto!

 

Il mondo del caffè è intriso di tradizioni e rituali, ma quando si tratta di conservazione, è facile cadere vittima di falsi miti che potrebbero sabotare la tua esperienza di degustazione!

Abbiamo chiesto maggiori informazioni a Paolo Parimbelli, fondatore di miglioricaffe.it ed esperto di marketing digitale su quali siano i principali falsi miti e il suo punto di vista sulla questione.

 

I falsi miti sulla conservazione del caffè sono più diffusi di quanto si possa pensare, ad esempio ad oggi sono più di 20.000 italiani l’anno che si rivolgono a Google per cercare come conservare il caffè in polvere o in grani nel frigorifero.

Sono numeri che tendono a crescere di anno in anno e che fotografano uno spaccato di pubblico consapevole o almeno che si sta ponendo qualche dubbio o curiosità al riguardo.

Parlare di corretta conservazione del caffè è un aspetto fondamentale per poter gustare il caffè al meglio evitando sprechi e preservando la qualità nel tempo.

Il caffè per giungere alle nostre tazzine subisce diversi passaggi e lavorazioni che vanno a cambiare la sua struttura fisica e chimica.

Un esempio pratico è l’operazione della tostatura con la quale il chicco perde quasi tutta l’acqua che contiene e la sua struttura diventa porosa e quindi capace di assorbire anche l’umidità presente nell’atmosfera.

Inoltre nel caffè tostato c’è una piccola percentuale di sostanze grasse che sono in grado di legarsi più facilmente alle molecole di ossigeno presenti nell’aria e danno origine proprio al processo di ossidazione che provoca il suo graduale deterioramento.

Riassumendo i principali nemici per una corretta conservazione sono: l’umidità, l’ossigeno, gli odori che possono essere assorbiti e gli elementi che possono velocizzare il processo come la temperatura elevata e la luce diretta.

 

Fatto chiarezza sul processo di ossidazione è più semplice capire perché alcune convenzioni sulla conservazione sono proprio dei falsi miti. Vediamoli insieme!

 

– Il frigorifero: si pensa che sia il luogo ideale per preservare la freschezza del caffè, come magari si fa con altri alimenti. In realtà l’umidità, la condensa e gli odori possono trasformare il tuo caffè in una miscela insipida molto velocemente!

– Il congelatore: congelare il caffè è un’operazione che non va realizzata e neanche valutata perché l’umidità e gli odori possono alterare irrimediabilmente il sapore!

– Il sacchetto originale: si crede che conservare il caffè nel suo sacchetto sia la soluzione migliore. In realtà non tutti i sacchetti di caffè sono ermetici e una volta aperti perdono il sotto vuoto e di conseguenza non proteggono il caffè dall’aria e dall’umidità;

– Aggiungere ingredienti segreti: come la buccia di mela o i tappi di sughero inseriti  nel contenitore del caffè. In realtà non aiutano la conservazione, ma rischiano solamente di contaminare il prodotto!

 

Se vuoi sfatare i falsi miti sulla conservazione del caffè e riscoprire il piacere di un caffè fresco e preparato con cura puoi seguire questi consigli:

– Il contenitore ermetico è la soluzione: selezionalo in acciaio inox o vetro e di colore rigorosamente scuro, in modo da evitare che la luce filtri. Evita i contenitori in plastica o metallo che potrebbero con il tempo interagire e alterare il sapore!

– Evitare il calore e la luce: il posto migliore dove conservare il caffè è in un luogo fresco, asciutto e distante dalla luce diretta del sole, dal calore dei fornelli, dei termosifoni o apparecchiature elettriche. La temperatura ideale è tra i 15 e i 25 gradi.

– Evitare l’umidità: tieni lontano il caffè dai lavandini, dalla lavastoviglie e da luoghi particolari umidi;

– Macina al momento: è la soluzione migliore per la conservazione e il gusto e per sprigionare l’arma migliore. Infatti il caffè già macinato ha una superficie maggiore di contatto con l’aria e quindi rende potenzialmente più rapido il processo di ossidazione!

– Preferisci i sacchetti della giusta misura e sottovuoto: in commercio esistono molte soluzioni e proposte anche con contenitori di piccole e medie quantità che ti possono permettere di consumare il caffè nell’arco di un paio di settimane. Inoltre esistono anche offerte che racchiudono più pacchetti che  permettono di avere il vantaggio del risparmio dovuto alla quantità, senza rischiare di acquistare dei formati troppo grandi che invece rimarrebbero aperti a lungo.

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