I molluschi, una risorsa per il futuro del pianeta

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In Italia, la produzione annuale di molluschi bivalvi supera le 95.000 tonnellate, delle quali circa il 20% è costituito dai carbonati presenti nelle valve degli organismi.

Questi molluschi producono i loro gusci attraverso il processo di biomineralizzazione del carbonio, sottraendolo all’atmosfera sotto forma di anidride carbonica (CO2). Proprio come le foreste catturano la CO2, i molluschi bivalvi possono quindi “sequestrare” e immagazzinare grandi quantità di anidride carbonica. Si tratta di un processo biologico naturale che avviene grazie alla fotosintesi del fitoplancton, che viene utilizzato come alimento dai molluschi e poi fissato nei loro gusci.

L’Associazione Mediterranea Acquacoltori (AMA) sta portando avanti il progetto “Molluschicoltura 4.0”, che mira a sostenere lo sviluppo del comparto della molluschicoltura sia per gli aspetti alimentari che per la sua funzione di ecosostenibilità.

AMA ha proposto ai ministri della Transizione ecologica e delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali di considerare i molluschi come alleati potenziali per garantire un futuro sostenibile al nostro pianeta, poiché essi sono in grado di sequestrare grandi quantità di CO2 in modo sostenibile e a basso costo energetico.

AMA suggerisce di incentivare la produzione di alimenti a basso impatto ambientale, minor consumo energetico e minori emissioni di CO2, e di contabilizzare l’anidride carbonica sequestrata in termini di crediti di carbonio. Inoltre, la molluschicoltura è il comparto produttivo con la minor impronta ambientale in Italia, caratterizzato da un basso consumo di energia e dall’azione di sequestro di CO2, oltre a garantire un’ampia gamma di servizi ecosistemici.

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