Stockbridge 2024: un incontro e un’opportunità

 

Stockbridge 2024: un incontro e un’opportunità

 

In occasione del terzo weekend di maggio, da venerdì 17  a domenica 19, Bassano ospiterà un importante convegno volto a valutare, studiare e sostenere la candidatura dello stoccafisso a Patrimonio Immateriale Unesco: l’International Meeting for Stockfish Heritage.

L’evento, di grande respiro, è dedicato alla valorizzazione di quel baccalà che il patrizio veneto Pietro Querini, naufragato in prossimità delle isole Lofoten in Norvegia, fece conoscere nella Serenissima, e che oggi costituisce uno dei piatti forti della tradizione gastronomica vicentina.

L’appuntamento è ufficialmente denominato Stockbridge 2024: un nome non casuale, che sottolinea un successo del nostro territorio, poiché proprio la città dello storico ponte palladiano, luogo di scambi e di incontri (laddove “ci si dà la mano”), è stata scelta dalla prestigiosa International Stockfish Society quale sede del meeting.

Un abbinamento, quello fra stockfish e stockbridge, che è risultato subito gradito alle molte associazioni che aderiscono al progetto e che prossimamente saranno a Bassano.

“Per qualche giorno – ricorda Otello Fabris, fra gli organizzatori del meeting (e componente della Commissione Internazionale per la promozione del riconoscimento dello stoccafisso a Patrimonio Immateriale dell’Umanità (sorta nel 2023 a Cittanova in Calabria) –  il nostro amato Ponte Vecchio smetterà i panni del Monumento Nazionale per indossare quelli, più giovanili, di confratello dello Stockfish, diventando appunto quello che è sempre stato e cioè uno Stockbridge!”.

Patrocinato dalla Regione Veneto, dal Comune di Bassano e dalla Federazione Italiana Circoli Enogastronomici, l’evento è promosso e organizzato dalla International Stockfish Society, dal Macaronicorum Ristoratorum Baxanensium Collegium, dall’Accademia dello Stoccafisso di Calabria e dallo Slow Food Bergen, con la collaborazione tecnica e logistica della Compagnia dei Canevaroli della Terra di Bassano.

“La portata internazionale di questo evento – continua Otello Fabris – è testimoniata anche dalla presenza in contemporanea di Bivdu – Associazione Pescatori Sami e da Slow Food Nigeria: in pratica i produttori del Circolo Polare Artico incontreranno i consumatori africani della Nigeria, il cui piatto nazionale viene confezionato proprio con la testa dello stoccafisso.

Parliamo di una parte del pesce che subisce un processo di essiccazione separato rispetto al resto del corpo e dalla quale un tempo si ricavava una specifica farina. Ora, invece, i nostri amici nigeriani ne sono i principali consumatori al mondo”.

Ricordiamo che lo stoccafisso riveste una notevole importanza storica e culturale, grazie anche alle diverse tecniche di lavorazione: tramandate di generazione in generazione, esse testimoniano l’abilità dei trasformatori e degli chef ad adattarsi alle risorse disponibili e a creare, anche con poco, prelibatezze uniche.

“Questa tradizione culinaria ha influenzato profondamente la nostra cucina regionale, contribuendo allo sviluppo sociale ed economico delle comunità.

Per questo l’iscrizione dello stoccafisso nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale Unesco rappresenterebbe un’imperdibile opportunità per celebrare e preservare una preziosa eredità,  sottolineandone l’alto significato”.

Il programma di questa originale Tre giorni è davvero densissimo.

Per ragioni di spazio non possiamo riportarlo integralmente, ma ci piace segnalare che è aperto al pubblico: si può infatti prendere parte ai diversi appuntamenti, in primis a quelli conviviali.

Fra i momenti clou di venerdì 17 ricordiamo la presentazione de La storia della Querina, pannello in maiolica dell’artista Franco Fortunato (Ponte Vecchio, ore 16.30), i saluti istituzionali e l’aggiornamento sullo stato di avanzamento del progetto, alla presenza di numerose autorità internazionali (Sala Chilesotti, ore 17.30), e la cena a tema sulla tradizione enogastronomica bassanese (Ristorante Trevisani, ore 20.30).

Sabato 18 saranno presentate le Confraternite italiane partecipanti ai lavori (Cappella Mares, ore 12.00); a seguire avrà luogo il pranzo, con un saggio enogastronomico sul Pesce di fiume e sul pesce conservato nella tradizione rinascimentale, a cura di Sergio Dussin, cuoco dei papi (Parco di Ca’ Querini Erizzo Luca).

Alla sera “Slow Food Day”, con il Menu Querinissimo, dedicato al viaggio dello stoccafisso in Europa e al gemellaggio tra le delegazioni italiane, norvegesi e nigeriane di Slow Food International (Ristorante Ca’ Nardello, ore 20.30).

Domenica 19 sarà la volta di Stockbridge 2024, incontro solenne tra le rappresentanze norvegesi e l’ANA Montegrappa con gli Onori al Berretto Norvegese, dono al Museo degli Alpini (Ponte Vecchio, ore 11.30).

A seguire, Grand Buffet dei piatti tipici di “Stoccafisso, il pesce che unisce”, con gli chef delle Accademie e delle Confraternite.

Vini regionali in abbinamento serviti dalla Compagnia dei Canevaroli della Terra di Bassano (Istituto Scalabrini, ore 13.00).

 

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