FederBio porta la sostenibilità, la qualità e i valori dei vini biologici italiani al centro della 56a edizione di Vinitaly
Agli italiani il vino piace biologico. Secondo i dati dell’osservatorio Wine Monitor di Nomisma, 1 consumatore su 2 sceglie etichette bio certificate.
Negli ultimi 12 mesi, il 52% degli acquirenti abituali di vino ha preferito, infatti, optare per un vino bio, che ritiene garanzia di qualità, sicurezza, sostenibilità e tutela ambientale.
Questo trend, rileva ancora Wine Monitor, trova conferma nell’incremento del 6,5% delle vendite di vino biologico italiano registrata nel 2023 rispetto all’anno precedente, considerando la globalità dei canali distributivi, una crescita superiore rispetto al convenzionale che nello stesso periodo si è attestato al + 2,8%.
Inoltre, con una superficie vitata coltivata a biologico di oltre 135.600 ettari (+6% rispetto al 2022), quasi 30 mila operatori dedicati e un’incidenza di oltre il 21% sul totale della viticoltura nazionale, l’Italia si conferma uno dei leader internazionali nella produzione di uva e di vino biologico.
Le etichette bio Made in Italy sono molto apprezzate all’estero, dove rappresentano l’8% delle esportazioni vitivinicole totali.
Tra le regioni con la maggior superficie a uva da vino bio sul totale della viticoltura regionale spiccano la Sicilia, la Toscana e le Marche con il 38%, seguite dalla Calabria con il 32%.
Mentre la Valle d’Aosta, con un incremento del 31%, il Trentino con + 22% e la Sicilia + 20% sono le regioni che hanno ampliato maggiormente la viticoltura bio.
E proprio alle eccellenze regionali biologiche e biodinamiche sono dedicate le MasterClass organizzate da FederBio nell’Organic Hall di Vinitaly, dove sarà possibile degustare le migliori etichette che raccontano storia, tradizioni e cultura dei territori, ogni giorno dalle 10 alle 12.30.
L’attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale delle produzioni vitivinicole è tra i temi al centro di Vinitaly 2024.
Proprio per valorizzare il percorso di sostenibilità lungo l’intera filiera del vino, FederBio ha recentemente siglato un protocollo d’intesa con Equalitas, standard-owner guidato da Federdoc, che integra il valore della certificazione biologica con lo standard Equalitas Vino Sostenibile come modello per la tutela ambientale e sociale e sfida costante per le imprese vitivinicole, sempre più attente e sensibili a queste tematiche.