Il progetto Sommelier Astemio: un percorso di formazione e inclusione

sommelier astemio

Nel cuore della delegazione Ais di Bari, si sta coltivando un’iniziativa innovativa: il progetto Sommelier Astemio, pensato per ragazzi con bisogni educativi speciali.

Avviato nel 2017, questo programma mira a formare addetti di sala con competenze eccellenti, anche se l’assaggio vero e proprio è limitato alla vista e all’olfatto.

Raffaele Massa, delegato Ais di Bari, racconta come il progetto sia nato e cresciuto nel corso degli anni, diventando un’opportunità di formazione professionale per giovani con disabilità. Attraverso un percorso educativo semplificato, che include lezioni sulla viticultura, l’enologia e l’abbinamento cibo-vino, il Sommelier Astemio prepara i partecipanti a raccontare il vino utilizzando esclusivamente i sensi della vista e dell’olfatto.

Il programma, che conta già circa 100 diplomati, fornisce ai ragazzi un kit di base per iniziare, composto da calici, cavatappi e materiale didattico appositamente progettato. Grazie al supporto di aziende locali e istituzioni come il Lions Club e il Rotary, il progetto è diventato una fonte di opportunità di socialità e formazione professionale per giovani spesso esclusi dal mondo del lavoro.

Il Sommelier Astemio non si limita alla formazione, ma si propone come un’opportunità concreta di inserimento lavorativo. Grazie all’impegno delle istituzioni locali, come il Comune di Bari, sono stati individuati spazi dedicati che ospiteranno il corso in modo permanente. Inoltre, il progetto prevede la creazione di un’enoteca con cucina gestita dai nuovi sommelier astemi, offrendo loro la possibilità di mettere in pratica le competenze acquisite.

Sebbene il percorso di integrazione lavorativa sia ancora lento, si riscontrano già dei successi. Alcuni ragazzi diplomati hanno infatti trovato impiego presso ristoranti e enoteche del territorio, dimostrando la loro affidabilità e competenza professionale.

Il futuro del Sommelier Astemio si prospetta luminoso, con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per la formazione e l’inclusione nel settore della ristorazione. Grazie alla collaborazione tra famiglie, istituzioni e imprese, questo progetto continua a cambiare la vita dei giovani con disabilità, offrendo loro una nuova opportunità di realizzazione personale e professionale.

a cura di Serena Leo

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