Nel post-it degli appunti questa volta ho scritto solo… buono da piangere!
Effettivamente, per la magnifica bevuta del il 31/12 dello scorso anno consentitemi di spendere una frase a effetto: siamo a un passo dalla perfezione enologica! – (il 2018 lo avevo già bevuto in passato)
Slovenia, due passi dal Friuli, lato est del Collio, e in calice c’è solo quello in Italia è chiamato “friulano”, ex Tocai (prima dello scippo ungherese) o Sauvignonasse che passa direttamente dalla vigna al calice di chi lo beve.
Un vino che non può essere interpretato, né da me né da nessuno. Tempo perso.
Si esplicita al cuore eppure resta misterioso, intenso, tenace, indimenticabile.
Si palesa a noi in un solo modo: bevendolo.
Tutto, in casa Movia, in vigna come in cantina è votato alla naturalità, zero enoporcate
Partiamo da questa ipotesi…
Al calice giallo dorato, limpido e intenso, mentre al naso esordisce con complessi ed evidenti indizi minerali, fiori gialli, frutta tropicale, miele, mandorla acerba svolazzi vanigliati ed erbe aromatiche essiccate.
Sembra davvero di stare in un erbario…
Palato netto e mediamente avvolgente, ma anche caldo, morbido e rassicurante come la coperta di Linus, con freschezza e sapidità che giocano a rimpiattino, bilanciandosi.
Finale lungo, intenso e di incredibile equilibrio e, con l’arrivo di belle e ben armonizzate note amaricanti e di peperone verde, il cerchio si chiude.
Poco da aggiungere: il Movia Exto Gredič 2019 è un ottimo esempio su come si può ben raccontare il territorio senza luoghi comuni e banalità.
Bevuto (ben) accostandolo all’usuale cotechino di fine anno, declinato però alla molisana ma, un vino di questa forza e classe bevetevelo come e con quel che quel che vi pare!
Inoltre… rapporto prezzo/qualità stratosferico!
Indimenticabile, ecco.
Punto.
MOVIA
ALEŠ KRISTANČIČ
Ceglo 18 – 5212 Dobrovo v Brdih
Slovenia
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Interessato da più di venti anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale. Dal lontano 1998 collabora come autore alla guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, ha scritto sulla guida Le tavole della birra de l’Espresso, ha collaborato a diverse edizioni della guida Osterie d’Italia di Slow Food, ha scritto su Diario della settimana, su L’Espresso e su Cucina a sud. Scrive sulla rivista il Cuoco (organo ufficiale della federazione cuochi). Membro di molte giurie di concorsi enogastronomici. Ideatore e autore del sito www.gastrodelirio.it