I giovedì di QB: Cena Evento all’Abbazia di Rosazzo. Appunti e immagini.
- Fabiana Romanutti
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Abbazia di Rosazzo. Badie di Rosacis (qui la marilenghe ci sta proprio, considerando la storicità del luogo e la sua forte valenza simbolica).
Brindiamo con Paolo Valle, presidente del Consorzio Collio Friuli Orientali e Ramandolo che ha voluto organizzare una cena evento per festeggiare il traguardo dei 50 anni +1.
“Come Presidente del Consorzio il mio orgoglio è enorme, perché rappresento il territorio dove mio padre ha fatto la storia del vino in regione, insieme ai tanti grandi produttori che ci hanno preceduto. Abbiamo una squadra che lavora in maniera splendida portando grandi risultati, una squadra che voglio ringraziare dal profondo del cuore. Il 50° del Consorzio rappresenta per noi un nuovo inizio e una rinnovata carica di energia per fare crescere il nome dei Colli Orientali del Friuli. Un territorio che merita il riconoscimento del suo enorme prestigio qualitativo”.
Era già l’ora che volge al disio e ‘ntenerisce il core (semicit.)
Le straordinarie nuances delle rose per un table decor straordinario. Il Sentiero delle rose percorre il perimetro dell’Abbazia e si compone di rose antiche e moderne. Sono presenti tutte le più importanti famiglie di rose antiche (gallica, alba, damascena, centifoglia, noisette, bourbon, cinese, whicuraiana) oltre a diversi rosai moderni.
Intanto Emanuele Scarello sta lavorando per noi. Sarà lui, insieme a Matteo Metullio – entrambi due stelle Michelin – a creare il menù della serata
Intanto Nicola Santini, seduto accanto a me, scatta una foto per uno dei suoi prossimi libri sulla Scarpetta. Vabbè, la salsa verde era buonissima, ho fatto la scarpetta anch’io dopo che l’ho vista sdoganata dal mio guru del bon ton.
È il momento del mitico Toast Scampi e faraona, maionese al wasabi e misticanza asiatica. Potrei passare la sera a sbocconcellarli, uno dopo l’altro, con del vino bianco dei Colli Orientali, un bicchiere dopo l’altro.
Servizio vini impeccabile a cura dell’AIS FVG
L’incanto continua. Le tavole apparecchiate. I vini eleganti. Le persone in atteggiamento conviviale, amicale, talvolta perfino effervescente. Comincia a far buio e questa sarebbe magia aggiuntiva. Comincia dopo un po’ anche a piovere e questo è seccante. Ma consente di apprezzare l’efficienza del servizio. In pochi minuti siamo tutti dentro, all’asciutto avvolti dalle pareti affrescate o intenti a chiacchierare nel chiostro.
Primo piatto: Risotto cotto in gazpacho, caviale, caprino e lime. I nostri chef qui all’Abbazia di Rosazzo sanno osare: un risotto perfetto per tutti quegli ospiti a tavola. Ci vuole arte.
Capretto dei Colli Orientali con albicocca melanzana piccoli frutti e olivello spinoso (ph. Nicola Santini)
E ancora, leggiamo dal menù, Bignè al the matcha e passion fruit, tartufino al cioccolato caramellato, albicocca e pepe lungo. Insomma una cena evento preparata con cura, con attenzione ai dettagli alla ricerca del meglio. La festa di compleanno è andata alla grande. Il mio abbraccio a Emanuele Scarello suggella un ringraziamento affettuoso a tutti quelli che hanno contribuito a farci stare così bene nella sera di giovedì 13 giugno 2023.
Friulana di nascita, triestina di adozione. Quanto basta per conoscere da vicino la realtà di una regione dal nome doppio, Friuli e Venezia Giulia. Di un’età tale da poter considerare la cucina della memoria come la cucina concreta della sua infanzia, ma curiosa quanto basta per lasciarsi affascinare da tutte le nuove proposte gourmettare. Studi di
filosofia e di storia l’hanno spinta all’approfondimento e della divulgazione. Lettrice accanita quanto basta da scoprire nei libri la seduzione di piatti e ricette. Infine ha deciso di fare un giornale che racconti quello che a lei piacerebbe leggere. Così è nato q.b. Quanto basta, appunto.