I giovedì di QB: Le restaurant, un brodo che ti ristora
- Fabiana Romanutti
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Le restaurant, un brodo che ti ristora
All’origine restaurant era un termine che indicava qualcosa che ti ristorava, un brodo di carne che aveva lo scopo di ritemprare e ristorare lo stomaco.
Dal brodo il nome passò al luogo nel quale veniva servito.
Fu solo dopo la rivoluzione francese che a Parigi si diffusero i ristoranti come li intendiamo oggi, luoghi di ristoro ma anche di convivialità. Coloro che erano stati cuochi della corte reale e dell’aristocrazia seppero – o dovettero – riciclarsi e cucinarono per tutti.
Anche i comuni cittadini cominciarono così a poter mangiare scegliendo orari e contenuti, sapendo in anticipo quanto avrebbero speso. I migliori ristoranti di allora vantavano un vasto menu con una scelta di almeno dodici minestre, molti antipasti e dessert.
Fu definita la nuova figura del ristoratore identificandola con chi “ha l’arte di preparare brodi veri e il diritto di vendere tutti i tipi di creme, piatti di riso vermicelli e maccheroni, piatti a base di uova, capponi bolliti, frutta cotta e altri salutari cibi.”
Friulana di nascita, triestina di adozione. Quanto basta per conoscere da vicino la realtà di una regione dal nome doppio, Friuli e Venezia Giulia. Di un’età tale da poter considerare la cucina della memoria come la cucina concreta della sua infanzia, ma curiosa quanto basta per lasciarsi affascinare da tutte le nuove proposte gourmettare. Studi di
filosofia e di storia l’hanno spinta all’approfondimento e della divulgazione. Lettrice accanita quanto basta da scoprire nei libri la seduzione di piatti e ricette. Infine ha deciso di fare un giornale che racconti quello che a lei piacerebbe leggere. Così è nato q.b. Quanto basta, appunto.