Antica Pizzeria da Michele apre a Dubai : intervista ad Alessando Condurro

michele in the world

    Chi di noi non ha mai mangiato una pizza nell’Antica Pizzeria da Michele a Forcella alzi la mano!!!

     Effettivamente è difficile trovare, tra i napoletani o tra chi semplicemente si è trovato a passare per un qualsiasi motivo da Napoli, qualcuno che non abbia mai mangiato una pizza (margherita o marinara ovvio) in questo autentico tempio della pizza napoletana, una delle più antiche pizzerie di Napoli, inserita di diritto tra le cosiddette “Pizzerie Centenarie”, associazione composta dalle più antiche pizzerie della città.antica pizzeria da michele

     L’Antica Pizzeria da Michele sta lì, immutabile, dal 1870, con la sua pizza a “ruota di carro”, talmente grande da oltrepassare il diametro del piatto e, da mangiare prima con gli occhi e poi rigorosamente con le mani.

     Due le pizze di “Michele”, che dal dopoguerra ad oggi si caratterizza per il fatto di servire solo  Margherita e Marinara, con l’eccezione della “Doppia mozzarella”, margherita leggermente più grande e (come dice il nome) con una maggiore quantità di mozzarella (fiordilatte di Agerola per la precisione).

     Qualche anno fa, grazie anche all’intraprendenza delle giovani leve della famiglia Condurro, l’Antica Pizzeria da Michele, ha oltrepassato i confini della città per approdare nientedimeno che a Tokyo.

     Dopo il Giappone, negli ultimi due anni, il progetto di espansione della MITW è andato velocemente avanti con le aperture delle sedi di Roma, Milano, Firenze, Barcellona e Londra.

    Ad ottobre del 2018 l’Antica Pizzeria da Michele sbarcherà addirittura negli Emirati Arabi con la nuova sede di Dubai.

     Noi di Di Testa e di Gola abbiamo sentito Alessandro Condurro, amministratore insieme alla cugina Daniela della MITW, per farci raccontare qualcosa di più su questa nuova esperienza.antica pizzeria da michele

     -Allora Alessandro come e quando é nata l’idea della MITW?

     – La MITW, intesa come l’idea di aprire pizzerie da Michele all’estero, è un pallino che mi porto dai tempi dell’università.

     Frequentavo il corso di Tecnica industriale e commerciale del prof. Sciarelli (anno 1993) quando per la prima volta entrai in contatto con marchi, brevetti, proprietà intellettuale e contratti di franchising.

     Ecco, io immaginavo tutte queste belle cose rapportate all’Antica Pizzeria da Michele, in un’epoca in cui non esisteva nulla di tutto ciò, almeno a Napoli. I primi Mc Donalds’ erano arrivati in Italia, ed io pensavo ad una catena di Antiche Pizzeria Da Michele nel mondo (ecco perchè Michele in the world).

     Ovviamente, nè io avevo la forza per poterlo fare da solo, nè mio padre ed i suoi zii e fratelli (i soci della pizzeria) avevano idea di cosa stessi parlando, per cui per tanti anni il progetto è rimasto nella mia testa.

     Intanto, una volta divenuto il commercialista della pizzeria, con piccoli sotterfugi registrai quello che oggi è il nostro marchio, feci costituire la società “MITW SRL” con gli stessi soci della pizzeria e feci firmare un contratto di cessione di diritti di immagine dalla Pizzeria alla MITW (così, pensavo io, nel caso dovesse venire qualcuno siamo già pronti!!)

     Quel qualcuno venne nel 2011, Mr. Sato, il Giapponese proprietario della Balnibarbi ltd (che da lì a poco sarebbe diventato il nostro primo partner) che ci propose di aprire pizzerie in franchising in Giappone.antica pizzeria da michele

     Nacque così, nel gennaio 2012 L’Antica Pizzeria da Michele Tokyo, cui fece seguito Fukuoka nel 2015.

     Nel 2016, grazie al Gruppo Fornace Italia, abbiamo aperto a Roma, primo vero test Europeo, ed il successo ci ha portato ad aprire, sempre con il gruppo Fornace, Milano, Barcellona e Roma Trevi.

     Intanto con SIx Italian food abbiamo aperto Londra a Baker Street ed infine Firenze, con un gruppo di commercialisti napoletani capitanati dal dott. Maurizio Corciulo.

     Poi…ne seguiranno tante altre!  

     -Cosa si prova a vedere il marchio dell’Antica Pizzeria da Michele in giro per il mondo?

     – Ancora mi ci devo abituare. Quando vado alle inaugurazioni dei locali e vedo la foto di mio nonno appesa ai muri, ricordandomi di che tipo fosse mio nonno, mi viene da ridere!

     La nostra è sempre stata una famiglia di umili lavoratori, che non pensavano potesse mai succedere qualcosa del genere.

     Mi sento effettivamente un po’ orgoglioso.antica pizzeria da michele

     Io e mia cugina Daniela (che gestisce la MITW con me) stiamo facendo un bel lavoro.

     Mi piace vedere le espressioni della gente che entra nei locali, a Londra, piuttosto che a Tokyo o Barcellona.

     Magari sono napoletani che vivono lì da anni, o figli di emigranti che da piccoli sono stati da Michele a Napoli. Li vedi piangere dalla gioia, ritornano bambini, la nostra pizzeria evoca un po’ in tutti ricordi di infanzia, il periodo più bello della vita di un uomo, per cui li vedi tutti felici.

     Questo mi piace tantissimo, tutte le volte che apre un nuovo locale mi siedo in un angolo ed osservo quelle espressioni per ore. 

     -Sei un Condurro, esponente di una delle più antiche famiglie di pizzaioli napoletani. Ti sei mai sentito anche tu un po’ pizzaiolo?

     – Magari!! Non saper fare le pizze è per me un cruccio. Come tutti i Condurro maschi, da ragazzo sono stato sul banco di Michele, ma mio zio Luigi Condurro, grande maestro di un tempo, quindi molto severo, mi disse che non ero portato ed avrei fatto meglio a studiare…

     Nei suoi ultimi anni di vita, quando la MITW stava cominciando ad espandersi mi diceva sempre…”Bravo Alessandro, ti sei inventato un marchio, stai portando il nostro nome nel mondo…ma le pizze non le sai fare!!” Ed oggi sono certo che direbbe le stesse cose. 

     -E quindi meglio pizzaiolo o commercialista/imprenditore?

     – Per il momento meglio commercialista-imprenditore. Quando mi sarò scocciato di fare questo, sicuramente salirò di nuovo su quel banco, e magari stavolta imparerò per davvero. Vorrei finire la mia vita lavorativa dove tutto è cominciato, sul banco di MIchele a Forcella a fare le pizze, vediamo se ci riuscirò. antica pizzeria da michele

     Quanto contano oggi le classifiche nel cd. “mondo pizza”?

     – Fanno benissimo a chi le fa. Un’altra domanda??  

     -Raccontaci un po’ questa esperienza negli Emirati. L’approccio con le loro leggi, usi, costumi, religione. (Avrete delle limitazioni, etc).

     – Emirati.

     Anche qui il mio essere commercialista mi ha aiutato, quanto meno in termini di amicizie e contatti che mi sono creato in 22 anni di professione.

     Ragazzi in gamba, che conoscono il territorio, che hanno tanti agganci e sono riusciti a creare questa cosa.

     Apriremo in un centro commerciale, solita formula, spediremo tutte le materie prime da Napoli, tranne ovviamente la farina Caputo che è presente in tutto il mondo.

     Ovviamente “paese che vai, usanze che trovi” ,non serviremo alcolici per i noti motivi religiosi, e per gli stessi motivi non ci sarà il maiale casertano nel nostro ripieno fritto. Ma che ci vuoi fare?  

     -Il menù di Dubai prevede solo le due classiche pizze della pizzeria di Forcella o sarà più articolato?

     – Il menù sarà quello internazionale, con le limitazioni di cui ti parlavo prima.

     Margherita, Marinara, Cosacca, Napoletana (con alici), ripieno fritto e ripieno al forno, più una pizza special a rotazione ogni mese, di quelle che si possono fare ovviamente.

     Antipasti di verdure e nodini fritti, dolci.

     Molti dicono “così vi snaturate” oppure “le sedi fuori non sono uguali alla casa madre”.

     A queste critiche gratuite e spicciole (i social sono pieni di gente che non ha nulla da fare e quindi parla di cibo) rispondo che è esattamente ciò che vogliamo per tutelare l’unicità della casa Madre di Forcella.

     L’Antica Pizzeria da Michele di Napoli è un monumento, come il Cristo velato o gli scavi di Pompei.

     È un fenomeno unico, irripetibile ed irreplicabile e va tutelato per questo.

     Una copia della Gioconda in una casa qualsiasi è sempre una brutta copia.

     Replicare un monumento in altri posti del mondo secondo me è da pazzi, ecco perchè tutte le sedi della MITW sono rapportate al luogo ed al contesto in cui si trovano, sempre però nel rispetto dello “stile Michele” e, cosa più importante, con la stessa pizza. È esattamente questo ciò che vogliamo. 

     -Il futuro della MITW?

     –  Ne parliamo tra un paio d’anni, quando, quello che ho in testa spero si sarà realizzato almeno in buona parte. Ne vedrete delle belle! 

     E noi ovviamente saremo qui a raccontarvele.

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