E’ prevista una festa in campo, in perfetta sintonia con la più schietta tradizione contadina,
per il “Capodanno del Mugnaio” 2017, targato Mulino Caputo.
L’appuntamento è per sabato 17 giugno, nel casertano, a partire dalle ore 12.00 quando l’Ad dell’azienda, Antimo Caputo, firmerà il contratto di filiera per il prossimo anno.
Subito dopo si procederà con la mietitura ed, infine, una grande festa celebrativa e benaugurante, con l’accensione di due forni e la preparazione delle pizze da parte di alcuni dei più bravi maestri campani: Pasqualino Rossi, Carlo Sammarco, Gino Sorbillo e Salvatore Lioniello.
Di anno in anno, i festeggiamenti per il “Capodanno del Mugnaio” stanno prendendo sempre più vigore: sempre maggiore l’estensione dei Campi Caputo, e sempre più ricca e coinvolgente la festa.
Come per lo scorso anno, la gestione del “Campo Caputo” in Campania, è animato da una condivisione di valori e visioni con la Green Farm di Michele Mennino, azienda campana specializzata nell’assistenza agli agricoltori, e riguarda l’intera filiera: dalla semina fino al raccolto e lo stoccaggio dei grani campani e locali. Il meccanismo si basa sulla selezione dei semi e dei grani direttamente sul campo, e prosegue nel monitoraggio costante, fino alla realizzazione del prodotto finale.
Un’azione di coordinamento dell’importante progetto che gode del supporto tecnico dell’agronomo Gianluca Iovine, con l’utilizzo di grani delle migliori varietà che, unite al territorio, consentono di ottenere un frumento di panificabilità superiore, con delle specifiche caratteristiche di forza, estensibilità, tenuta e sapore.
L’iter prevede il raggiungimento, per l’annata 2018\19, di 3000 ettari di coltivazioni dedicate alle colture di grano tenero GRANO NOSTRUM.
“Quello della tracciabilità è un tema molto attuale” ha dichiarato l’Ad dell’opificio, Antimo Caputo “ma, per noi, è un percorso consolidato che ha portato, in questi anni, il Mulino Caputo, prima azienda al Sud, a sottoscrivere un contratto di filiera: dal grano fino alla realizzazione dell’intero processo di trasformazione”.
Lo stesso progetto è già collaudato, grazie a una storica collaborazione, con il più grande Consorzio Agrario del Sud, quello di Latina, specializzato nel comparto del tenero, con il quale Mulino Caputo ha firmato un contratto di filiera che parte dalla selezione della varietà da coltivare, in funzione delle peculiarità climatiche e del suolo e, soprattutto, dei prodotti che gli artigiani del gusto devono realizzare, consentendo all’azienda di “seguire” il percorso del grano dai campi fino al sacco di farina.
“Una delle nostre priorità è il rispetto della tradizione nella quale si inseriscono le continue innovazioni che applichiamo per garantire al consumatore prodotti di altissima qualità” ha sottolineato Antimo Caputo “grazie all’antica esperienza e attraverso il Campo Caputo, riusciamo ad avere un’ antenna sul raccolto durante tutto l’anno, fino alla mietitura”.
In questo modo Mulino Caputo riesce ad assicurare ai consumatori e agli artigiani la genuinità del grano utilizzato e l’eccelsa qualità dei prodotti impiegati attraverso una filiera controllata. Del resto, ricerca delle materie prime di qualità e tutela delle tecniche di lavorazione tradizionali sono le linee guida di questa azienda, giunta alla terza generazione di mugnai.