IN BREVE
Conferenza stampa del 27 maggio, ore 17:00, ”Felix Lo Basso meets Puglia Lab”
ANNUNCIO DELLA NASCITA DI “PUGLIA LAB”, ASSOCIAZIONE COMPOSTA DA GIOVANI ED AMBIZIOSI TALENTI APPARTENENTI A TUTTI I SETTORI DEL FOOD DEL NOSTRO TERRITORIO, I CUI FINI SONO: UNO SVILUPPO ETICO DELLA RISTORAZIONE ED UN PIÙ TEMPESTIVO RICAMBIO GENERAZIONALE.
Chef Felix Lo Basso e i suoi “ragazzi”, cuochi provenienti dalle diverse province di Puglia e Basilicata, hanno presentato una rassegna di cene a più mani, la cui “data 0” è fissata per il giorno 24 Giugno presso il ristorante “Memorie di Trani”.
È stata un conferenza stampa pomeridiana carica di elettricità, talento ed ambizione. Come solo i giovani sanno essere. D’altronde bastava gettare un occhio sulle carte d’identità dei cuochi e dei professionisti seduti dietro il lungo tavolo, allestito nello splendido ristorante Memorie di Felix LoBasso, chef Stella Michelin, per misurare quanta voglia di spaccare il mondo e di fare grande il nostro territorio, potesse respirarsi nell’aria.
Lo chef padrone di casa non si è limitato a promuovere la cena che si svolgerà proprio nel suo ristorante, ma ha parlato in termini entusiastici dalla nascente associazione Puglia Lab. L’associazione, nata da un vecchio sogno dei due baresi Gigi Rana (chef) e Mario Pennelli (scrittore e sommelier), e via via allargatasi, abbraccia ora una portata geografica enorme che va dal lago di Lesina sino al capo di Santa Maria di Leuca. La prima iniziativa promossa vedrà una serie di giovani chef ospitarsi a vicenda nei propri ristoranti di provenienza per cementare un nuovo spirito di coworking regionale e sensibilizzare il grande pubblico in materia di etica sociale e sostenibilità ambientale. Data 0 ideale di questo ciclo di cene, come detto, non può che essere quella proposta da chef Felix LoBasso nel suo Memorie Restaurant di Trani. (lungomare Cristoforo Colombo 160) per il 24 Giugno.
Gli interventi
«Non c’è bisogno di alcun discorso – ha esordito così, lo scrittore e sommelier AIS Mario Bolivar Pennelli – basta osservarli negli occhi questi ragazzi, innamorati pazzi per laPuglia, per emozionarsi. E le emozioni non si possono raccontare si possono solo provare. Le stesse emozioni inspiegabili si possono provare, ad esempio, guardando la prima luce dell’est a Otranto oppure un contadino che costruisce un muretto a secco su di un terreno impervio sul Gargano, o anche qui a Trani, di notte, sul lungomare, quando il mare non lo vedi ma ne avverti la presenza, sai che c’è e che è immenso, invisibile e immenso come l’amore. Per tutelare e valorizzare questo amore immenso abbiamo messo su una associazione, una banda di innamorati (e come tali un po’ matti), di talenti più o meno giovani, con una gran voglia di fare il bene della loro terra, la nostra Puglia, nel rispetto del testamento dei padri ma anche nell’inseguimento di un sogno da lasciare ai nostri figli. L’associazione è in costante evoluzione ed espansione, è liquida, aperta a tutti. Tutti possono darci una mano, dal Subappennino Dauno, alla punta del tacco, comprese le terre della nostra regione sorella, la Basilicata, degnamente rappresentata anche oggi in questa sala. Prima iniziativa, lo sapete, è l’avvio di una serie di cene a più mani, la cui prima è proprio quella che si terrà qui, nella bellissima casa di chef Lo Basso.»
A questo punto è lui che prende la parola, vulcanico come al solito, non mancando di evidenziare le difficoltà strutturali ed organizzative della nostra terra. La sua visione globale, tendenzialmente negativa, non si abbandonata ad un pessimismo cosmico, semmai gli permette di affilare ancor più le armi in vista di una lunga guerra che è intenzionato a vincere, parola di Felix:
«La Puglia-mania spopola sul panorama nazionale e internazionale. Ma, a dirla tutta, non esplode mai del tutto, e forse è un bene visto che non siamo pronti. Non siamo ancora pronti, sia nel campo dell’accoglienza che in quello della logistica, soprattutto quando si tratta di soddisfare il turista esigente. Molti sono attratti dalla nostra regione, non si fa altro che parlare di Puglia, ma a volte sembra che ce la si canti e la si suoni da soli. La marcia che ha portato il brand Puglia sulla bocca di tutti rischia l’effetto boomerang a causa della confusione (e a tratti dell‘improvvisazione) dell’offerta, sbagliata, approssimativa, inadeguata. Occasioni come quella che stiamo mettendo su, con la cena di Giugno, sono momenti per fare team, buttare un grande sasso nel mare, fare casino, lottare per un’unica grande meta: la complicità, almeno tra noi addetti della ristorazione. E marciare compatti, sforzandoci di migliorare le cose. Mi piaceva molto l’idea dell’associazione così ho messo subito a disposizione il mio ristorante. »
Quindi prende parola chef Gigi Rana, ispiratore dell’intero progetto.
«A questo problema si aggiunge l’insofferenza dei giovani talenti più meritevoli che, pur di trovare un’offerta lavorativa in grado di soddisfare le loro ambizioni, sono costretti ad emigrare. Fermare questa emorragia di risorse umane, oltre che fornire un più accurato piano di offerte, è un obbligo che ogni giovane cittadino pugliese dovrebbe porsi. Come raggiungere fini tanto ambiziosi? Innanzitutto smettendola con le lamentele e, in secondo luogo, iniziando una volta per tutte a fare rete in maniera scientifica. Prendendo ad esempio altre regioni o altre nazioni più virtuose abbiamo deciso di creare una fitta ragnatela, un coworking professionale dal valore indiscutibile composto da talenti, non solo della ristorazione, ma anche delle arti figurative e del design, in grado di aggiungere le loro qualità alla stessa causa comune, quella della nostra madre Puglia. Potremmo realmente diventare la California d’Italia, la nuova El Dorado. »
Gli fa eco uno degli chef più apprezzati attualmente in Puglia, Ottavio Surico di Osteria del Borgo Antico, Gioia del Colle.
«Per fare ciò stiamo creando PUGLIA LAB, un’associazione di cuochi, produttori, sommelier, blogger, giornalisti, ed ogni altro tipo di figura che possa orbitare attorno al mondo del food e che voglia spezzare le catene del passato. Sapete, in tanti anni di carriera non m’era mai successo di respirare un’aria così positiva e propositiva. Eravamo sempre in un limbo, schiacciati da chi sta nella Serie A, tra una vetta insormontabile ad abisso senza fondo. Adesso non dobbiamo lasciarci sfuggire questa occasione. L’occasione di essere Uniti. Certo, tenendo fede alle radici della tradizione ma con la ferma volontà di trasmettere il concetto di cambiamento, innanzitutto culturale. »
Conclude la conferenza l’intervento del gigante buono della cucina barese, Celso Laforgia di Urban – cucina a peso.
«La “puntata zero” della rassegna, su proposta dello chef Felix Lo Basso, ambientata in questo bellissimo ristorante si spera possa essere solo la punta dell’iceberg del cambiamento. Solo unendo le qualità di tutti si può portare in alto il nome della Puglia, e non mi riferisco solo alle sue materie prime, ma soprattutto a quelle umane, alle persone che hanno viaggiato e che vogliono tornare per far crescere la loro terra. Dal confronto che ne conseguirà, la speranza è quella di creare una associazione che dia a tutti questi ragazzi preparati, lustro e possibilità. »
Oltre a chef Felix Lo Basso, a suo fratello Antonio Lo Basso ed allo scrittore Mario Bolivar Pennelli hanno preso parte alla conferenza stampa i seguenti chef:
• Gigi Rana, responsabile progetto Puglia Lab
• Ottavio Surico, chef e proprietario di Osteria del Borgo Antico, Gioia del Colle
• Jakopo Simone, chef e proprietario di Gioja Ristorante, Altamura
• Giacinto Fanelli, chef di Biancofiore Ristorante, Bari
• Celso Laforgia, chef di Urban cucina a peso, Bari
• Antonio Fiore, chef di Tenuta Danesi, Matera
• Carlo di Reda, chef di SoSò, Giovinazzo