FOOI, Loiodice nuovo vicepresidente al fianco di Anna Cane: “Fondamentale dare voce a tutti i soggetti della filiera”

Cambio ai vertici del FOOI, l’organismo interprofessionale dell’olio di oliva e delle olive da tavola.

Anna Cane, presidente del Gruppo olio d’oliva di ASSITOL è il nuovo presidente della Filiera Olivicolo Olearia Italiana.

Alla vicepresidenza approda Tommaso Loiodice, presidente di Unapol.  

 “Desidero in primo luogo esprimere i miei più sinceri auguri di inizio mandato alla nostra Neopresidente FOOI Anna Cane, donna di straordinaria competenza e passione.

Ringraziare il presidente uscente Paolo Mariani per il prezioso lavoro svolto sino ad oggi”.

Sono queste le prime parole di Tommaso Loiodice, nuovo vicepresidente.

Che riguardo al nuovo incarico afferma: “Quella che mi accingo a intraprendere sarà una vicepresidenza tesa a valorizzare e difendere il delicatissimo e fondamentale ruolo  del mondo della produzione, anello iniziale della filiera olivicola.

Una filiera che partendo dal lavoro dei campi affida il proprio prodotto al mondo della trasformazione che con cura e qualificata professionalità, a sua volta, grazie alle elevate capacità manageriali e imprenditoriale del mondo dell’industria offre al consumatore il prodotto imbottigliato.

Non possiamo però non evidenziare che ancora oggi il grande assente in questo processo è la GDO, la Grande Distribuzione Organizzata che ricopre un ruolo determinante nella fase finale di valorizzazione e salvaguardia della qualità del prodotto”.  

Come spiega Loiodice, “un prodotto di qualità nasce da delle buone e sane olive provenienti dai campi per poi passare nelle mani del frantoiano che con sapienza e professionalità ne esalta e preserva la qualità.

Affidando il prodotto trasformato al mondo dell’industria che nel “coccolare”  quella salutare spremuta naturale che è l’olio l’extravergine di oliva, lo imbottiglia per renderlo posizionabile sugli scaffali deputati alla vendita e quindi al consumatore finale”. 

La fase, che spesso viene sottovalutata, è proprio quella finale di conservazione del prodotto imbottigliato e giusta valorizzazione dello stesso: “Sappiamo che i principali nemici dell’olio sono la luce e il calore.

Ed è doveroso proteggerlo in tutte le fasi di vita, se ne vogliamo preservare la bontà e le peculiarità nutraceutiche, così come dobbiamo cambiare l’approccio culturale iniziando a considerarlo un alimento e non un condimento”. 

“Rivalorizzando il gioco di squadra sapientemente messo in campo sino ad oggi e perseguendo i nuovi obiettivi auspicati.

L’augurio è che per il mondo olivicolo italiano nasca una Interprofessione unica capace di dare voce con autorevolezza all’intera filiera”.  

Tommaso Loiodice conclude con:
“Un grido di allarme in cui non solo l’intera filiera ma l’intera società Italiana ed europea deve sentirsi coinvolta.
Se vogliamo continuare a parlare di olivicoltura occorre fare fronte comune ‘senza se e senza ma’ nel contrastare la pandemia vegetale che si chiama Xylella”.

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