Il libro della settimana: “Sfogliatelle e delitti” di Fabio Delle Donne

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Il libro della settimana: “Sfogliatelle e delitti” di Fabio Delle Donne

In questa edizione illustrata l’autore ci accompagna per le strade di Napoli, fra le quali il commissario Vincenzo Lo Tufo si imbatte in crimini ma anche in gustose pietanze della cucina partenopea.
In questo originale connubio tra il mondo del giallo e quello dell’enogastronomia, i lettori troveranno omicidi, crimini minori, aneddoti sui piatti locali e gustose ricette.
Il tutto accompagnato da disegni dell’autore, avvocato di professione e scrittore per passione.

Il libro della settimana: “Sfogliatelle e delitti” di Fabio Delle Donne

All’interno del libro presenti tante ricette della tradizione napoletana, tra queste troviamo anche: il danubio 

Per la maggior parte delle persone la parola danubio evoca solo il famoso fiume che scorre per mezza Europa, dal cuore della Germania fino al Mar Nero, ma per i napoletani il termine ha il suono di un rustico morbido e saporito, richiamando alla mente succulenti ricordi.

Fu il pasticcere Giovanni Scaturchio, già famoso a Napoli per le sfogliatelle, la pastiera, gli struffoli, a inventare questa brioche, prima in versione dolce e successivamente in quella salata.

Giovanni era emigrato da un piccolo paese calabrese, a pochi chilometri da Vibo Valentia, insieme alla sorella Rosa, abile pasticciera, e al fratello maggiore Pasquale; dopo aver combattuto nella Grande Guerra, nel 1920 aprì i battenti della sua pasticceria, in pieno centro storico, in piazza San Domenico maggiore, dove condusse anche ricette della sua terra natia, come i natalizi susamielli.

Dalla guerra però porto con sé anche una moglie straniera, Katharina Persolija, di Salisburgo, e numerose ricette tipiche della boemia. Torte Sacher, strudel, krapfen invasero le vetrine della piccola bottega e conquistarono il palato dei napoletani.

Insieme a tali prelibatezze fu importata la ricetta del “buchteln”, un dolce composto da tante palline unite insieme, ripiene di marmellata di prugne e albicocche. Il dolce fu ben accolto ma il suo nome, troppo complicato da pronunciare, fu italianizzato in brioscine del Danubio e poi semplicemente in danubio. Nel giro di poco tempo, vista la richiesta, fu ideata anche una versione salata del buchteln, con un ripieno di salumi e provola, quella che tutt’oggi si vende in tutta Napoli.

Con un po’ di creatività e fantasia possono essere apportate delle modifiche alla classica ricetta salata che prevede un ripieno di formaggio e salame o prosciutto cotto.

Ogni pallina potrà essere farcita a gusto personale; ad esempio con verdure grigliate o saltate in padella, con salsiccia e friarielli, con paté di olive o di pomodori secchi, con altri salumi come mortadella o speck o formaggi dal gusto più deciso.

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LA RICETTA

Ingredienti:

500 gr. di farina manitoba

7 gr. di lievito di birra secco

1 uovo

220 ml. di latte

10 gr. di sale

30 gr. di zucchero

4 cucchiai di olio evo

Salumi e formaggi a piacere per la farcitura

1 uovo per spennellare la superficie

Sciogliere il lievito di birra nel latte tiepido.

Unire in una ciotola capiente la farina setacciata, lo zucchero, il sale, l’olio e l’uovo; aggiungere il lievito sciolto nel latte.

Impastare.

Formare una palla da porre a lievitare al caldo fino al raddoppio del volume.

Dopo la lievitazione dividere l’impasto in circa 20 pezzi; spianare dei dischi da farcire singolarmente e richiuderli formando delle palline. Disporre le palline in una teglia, leggermente distanziate tra loro, spennellare con l’uovo sbattuto e far lievitare un’altra ora.

Dopo tale tempo le palline si saranno gonfiate, formando un rustico unico. Infornare a 180 gradi per circa mezz’ora.

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