Il tradizionale Uovo della Gay-Odin celebra gli 800 anni dell’Università degli Studi di Napoli Federico II

Il tradizionale Uovo della Gay-Odin celebra gli 800 anni dell’Università degli Studi di Napoli Federico II

La Fabbrica di Cioccolato Gay-Odin quest’anno dedica il tradizionale Uovo di Pasqua gigante agli 800 anni dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, uno dei più antichi atenei del mondo e la prima istituzione universitaria fondata da un’autorità pubblica laica, l’imperatore Federico II di Svevia.

“Con il nostro uovo gigante vogliamo celebrare anche noi gli 800 anni dell’Università degli Studi di Napoli Federico II con cui condividiamo valori quali l’educazione dei giovani, l’inclusione, la cultura che unisce popoli e generazioni. Come napoletana sono orgogliosa della gloriosa storia del nostro ateneo che nei secoli ha formato personaggi illustri e generazioni di ragazzi. Crediamo nella cultura che genera pace e mai come ora ne abbiamo un urgente bisogno e desiderio”, afferma Marisa Del Vecchio, Ad della Fabbrica di Cioccolato Gay-Odin.

Sulla superficie dell’uovo campeggia protagonista la facciata monumentale della sede centrale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’imponente edificio neobarocco che si apre lungo corso Umberto I, ad angolo con via Mezzocannone, eretto durante il Risanamento tra il 1897 e il 1908 su progetto degli architetti Pierpaolo Quaglia e Guglielmo Melisurgo.

Con precisi colpi di sac-à-poche e pennellate, l’artigiano della Gay-Odin, Fabio Ceraso, ha riprodotto fedelmente i tre livelli dell’edificio: la scalinata in marmo fiancheggiata da due sfingi in piperno, le ampie vetrate arcuate poste ad intervalli regolari, le finestre sormontate da timpani curvi e triangolari e il frontone contenete l’altorilievo di Francesco Jerace che raffigura l’imperatore Federico II di Svevia nell’atto di istituire la prima Università del suo regno.

Infine l’architrave centrale contenente l’iscrizione “Ad scientiarum haustum et seminarium doctrinarum”, ( letteralmente “Alla fonte delle scienze e al vivaio dei saperi”) tratta dalla Lictere Generales e attribuita a Pier della Vigna, con la quale Federico II annuncia nel 1224 l’istituzione dello Studium napoletano.

Il tradizionale Uovo della Gay-Odin celebra gli 800 anni dell’Università degli Studi di Napoli Federico II

Completano la decorazione lo stemma dell’Università degli Studi Federico II e quello commemorativo per gli ottocento anni dell’ateneo.

A fare da cornice un cielo azzurro dove volano colombe bianche che stringono nel becco ramoscelli di ulivo e l’augurio della Fabbrica di Cioccolato Gay-Odin racchiuso nella frase “Cultura e Pace in tutto il mondo”.

L’uovo gigante 2024, realizzato dai maestri cioccolatieri dello storico opificio partenopeo, richiede lunghi tempi di lavorazione: si comincia con la creazione dei due gusci ottenuti spennellando a mano stampi di dimensioni record.

Un’operazione che dura circa dieci giorni e che termina con la saldatura dei due gusci – di circa 10 centimetri di spessore, due metri di altezza e 350 chili di peso – con abbondante cioccolato temperato.

Una volta che il cacao si è solidificato si passa allo step successivo, la decorazione, che viene realizzata con glassa di zucchero e coloranti alimentari naturali.

Una fase delicata, che richiede creatività e precisione e che termina dopo circa una settimana di prove, rimaneggiamenti e ritocchi finali che rendono l’uovo una scultura artigianale unica nel suo genere.

Ogni anno lo storico opificio partenopeo dedica la realizzazione dell’imponente scultura pasquale a temi e personaggi cari alla città di Napoli: nel 2023, l’uovo gigante ha celebrato i settant’anni di Massimo Troisi e il terzo scudetto del Napoli, nel 2022 invece protagonista fu Procida, Capitale della Cultura Italiana, preceduta nel 2021 dalla scultura di cioccolato realizzata in onore del Sommo Poeta Dante Alighieri. Negli anni l’uovo ha ricordato anche i 150 anni dell’Unità d’Italia, ha celebrato i Giochi Paralimpici, il Trofeo dell’America’s Cup, il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi e il premio Oscar al regista Paolo Sorrentino.

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