Irlanda, etichette del vino come quelle delle sigarette: bufera dopo l’ok Ue

Bruxelles ha dato il via libera alla normativa irlandese che potrà adottare un’etichetta per vino, birra e liquori con avvertenze come “il consumo di alcol provoca malattie del fegato” e “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati“. I produttori italiani non hanno preso bene la novità protestano per difendere il patrimonio della tradizione eno-gastronomica nazionale.

Per la Coldiretti si tratta di un “attacco diretto all’Italia, principale produttore ed esportatore mondiale con oltre 14 miliardi di fatturato, di cui più della metà all’estero”. Mentre altri Paesi, specialmente quelli del Nord Europa dove si registra un pesante consumo di alcool, potrebbero scegliere di seguire la stessa strada adottata dall’Irlanda.

Come è nata l’iniziativa da parte dell’Irlanda di proporre l’etichetta per il vino, la birra e gli alcolici

Le autorità irlandesi hanno riconosciuto che l’eccessivo consumo di vino, birra e alcolici è “un’emergenza sanitaria nazionale”. Lo scorso giugno (2022), l’Eire ha notificato all’Ue un progetto di legge per apporre sulle bottiglie avvertimenti sui rischi sanitari del consumo di alcol e sul suo legame diretto con i tumori mortali.

Mentre Roma, Parigi e Madrid, insieme ad altre sei capitali, hanno provato a opporsi mettendo nero su bianco la protesta con un parere inviato a Bruxelles che evidenziava come l’eccezione irlandese discrimini i produttori degli altri Paesi Ue, costretti alla doppia etichetta. Le critiche non finiscono qui: sono diverse le voci, anche del settore privato, che non comprendono il via libera alla norma irlandese quando era stato lo stesso esecutivo Ue ad annunciare l’intenzione di procedere a stretto giro con nuove regole a livello comunitario. Questa circostanza potrebbe ora scoraggiare la stessa Irlanda dal prendere iniziative a breve termine.

I commenti di Unione italiana vini, Federvini, Cia-Agricoltori Italiani e Confagricoltura

Il presidente di Unione italiana vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi commenta: “Il silenzio assenso di Bruxelles relativo alle avvertenze sanitarie in etichetta per gli alcolici rappresenta una pericolosa fuga in avanti da parte di un Paese membro”. Federvini interviene chiedendo lo stop al “mutismo” dell’esecutivo Ue e fa appello al governo “per studiare ogni azione possibile per osteggiare una norma che contrasta con il buon senso e la realtà”.

Non manca il commento sulla vicenda da Cia-Agricoltori Italiani, lo scenario “è sconcertante e compromette il lavoro fatto fino a ora a livello comunitario con il Cancer Plan”. Mentre il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansantiparte, di Confagricoltura: “Deriva proibizionistica”.  Il dem De Castro la via da seguire è quella indicata dal Parlamento europeo: sistemi di etichettatura più trasparenti per un consumo “moderato e responsabile” e un “no” categorico a equiparare il vino alle sigarette. Con il sì di Bruxelles ormai in tasca, l’Irlanda attende solo la decisione dell’Organizzazione mondiale del commercio.

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