Presentata a Verona la nuova edizione della guida Oli d’Italia 2023 dedicata all’oro verde, in versione cartacea e web giunta alla sua XIII edizione.
Oli d’Italia del Gambero Rosso da 5 anni è in doppia lingua (italiano e inglese) sia per accompagnare i nostri migliori extravergine sui mercati esteri, sia per fornire agli appassionati e ai buyer stranieri, oltre che a quelli italiani ovviamente, uno strumento agile, versatile e di immediata leggibilità.
Sono 840 le etichette di extravergine valutate e descritte in guida; 465 le aziende produttrici, ciascuna con una sua scheda che le racconta; 236 le realtà che propongono ospitalità o ristorazione. Un lavoro che abbraccia tutte le regioni italiane coinvolte, tutte eccetto la Valle d’Aosta: sì, perché anche nelle zone tradizionalmente meno vocate alla olivicoltura ormai l’olivo sta tornando alla grande e conquista sempre più appassionati, sia sul fronte produttivo (come in Piemonte, ad esempio) che su quello dei consumatori sempre più attenti sia alle proprietà salutistiche dell’extravergine, sia perché attratti dalle esperienze sensoriali che questo prodotto principe dell’agroalimentare italiano garantisce.
Diversi i temi trattati nel corso della presentazione: dal presidente Cia Cristiano Fini l’invito a credere nella valorizzazione dell’extravergine italiano, puntando di più sull’internazionalizzazione. Confagricoltura, attraverso il suo vicepresidente Matteo Lasagna, ha espresso la sua contrarietà a un sistema come il Nutriscore, che penalizzerebbe un prodotto come l’extravergine.
Il presidente del Gambero Rosso Paolo Cuccia ha posto l’accento sull’aspetto sostenibile: “Un tempo economia ed ecologia stavano su due piani opposti. Oggi, invece, camminano insieme. L’olio, dopo il vino, grazie alla sua biodiversità ha tutte le carte in regola per intraprendere questo percorso che tenga conto dell’aspetto economico, ma anche sociale ed economico”.
I 15 Premi Speciali della guida Oli d’Italia 2023
Azienda dell’anno
Accademia Olearia – Alghero (SS) – Sardegna
Frantoio dell’anno
Ciccolella – Molfetta (BA) – Puglia
Olivicoltore dell’anno
Intini – Alberobello (BA) – Puglia
Novità dell’anno
Miceli & Sensat – Monreale (PA) – Sicilia
Miglior fruttato leggero
Lorenzo N°3 Dop Val di Mazara Monocultivar Biancolilla Bio – Premiati Oleifici Barbera – Palermo – Sicilia
Miglior fruttato medio
Laudemio Antico Podere La Costa Monocultivar Frantoio – Conte Guicciardini – Castello di Poppiano – Montespertoli (FI) – Toscana
Miglior fruttato intenso
Cuncordu Bio – Masoni Becciu – Villacidro (SU) – Sardegna
Miglior biologico
Monocultivar Siracusana Bio – Tenuta Cavasecca – Noto (SR) – Sicilia
Miglior monocultivar
Il Sincero Monocultivar Moraiolo – Viola – Foligno (PG) – Umbria
Miglior Blend
Riserva – Fattoria Ambrosio – Salento (SA) – Campania
Miglior Igp
Contrada Scintilia Igp Sicilia Monocultivar Biancolilla Bio – Francesco Di Mino – Favara (AG) – Sicilia
Miglior Dop
Evo Dop Tuscia Monocultivar Caninese – Colli Etruschi – Blera (VT) – Lazio
Miglior qualità/prezzo
Olio Principe Monocultivar Peranzana – Frantoio Principe – Torremaggiore (FG) – Puglia
Premio olio e vino
Giuseppe Gabbas – Solianu Monocultivar Bosana – Nuoro (NU) – Sardegna
Premio olio e turismo
Il Frantolio – Cisternino (BR) – Puglia