Il “Priè blanc” coltivato a pergola e Ermes Pavese. “Esprit Fou” il pet nat col fondo fatto con le uve del Blanc de Morgex et de La Salle
“Prendi questa senti a me”. Aveva esordito così il mio amico Nicola Russo, patron di Al Primo Piano a Foggia e dell’annessa Enoteca, Caffetteria e Bistrot ubicata al pian terreno.
E nel mostrarmi la bottiglia con un’etichetta avvincente e l’ormai immancabile tappo a corona dei vini naturali l’aveva capovolta rendendola opaca con un ricco fondo che si era diffuso ovunque.
“Rifermentata in bottiglia!” avevo esclamato.
Ebbene l’ho bevuta e mi è piaciuta tantissimo. Avvincente nel colore giallo opaco (se avete trattato la bottiglia con la dovuta grazia).
Al naso un’esplosione di frutta fresca che va dagli agrumi alla frutta esotica passando attraverso la mela, la pera, l’albicocca, la pesca, al palato con una leggera bolla preceduta da una ricca spuma, alta mineralità con il fruttato e una nota di mela acerba nettissima. Freddo si esprime al meglio, soprattutto in aperitivo ma non disdegna di accompagnare crudi e piatti di pesce leggeri.
Ma vi è molto di più. E questo di più sta in una serie di plus che l’uva di quella bottiglia porta con sé.
L’uva
Il Priè Blanc è l’uva del Blanc de Morgex et de La Salle DOC ed è un vitigno con una vita vegetativa molto breve germogliando a primavera inoltrata e maturando prima dell’arrivo dell’autunno e delle immancabili nevi anche se si annotano “vini di ghiaccio” vendemmiati tardivamente a dicembre.
Nel corso dei secoli da prodotto per uso proprio o al più di scambio con altre mercanzie, come avveniva in tutte le comunità montane della nostra penisola, è divenuto un prodotto base per la commercializzazione della DOC.
Ad oggi, data l’altitudine dei due comuni di Morgex e La Salle, che si sviluppa ad una quota compresa tra i 900 e 1200 metri sul livello del mare, il Priè blanc vanta il cosidetto “piede franco” essendo scampato, proprio grazie alle temperature per nulla ospitali, all’attacco della fillossera.
L’allevamento della vite
L’allevamento della vite è a pergola bassa. Per trovarne di simili occorre andare sui declivi delle Cinque Terre in Liguria (soprattutto nell’area di Corniglia) con la grande differenza che qui le altezze del massiccio montuoso del Monte Bianco sul quale poggiano i terreni di marna (un cemento naturale costituito da calcare e argilla) e i forti declivi vedono le pergole oscillare dall’altezza di poco meno di un metro, via via che si sale di quota, sino a 30 centimetri. Questa conformazione consente di proteggere le viti dai venti gelidi e trattenere il calore del suolo accumulato durante il giorno. Spesso nelle pergole, soprattutto in quelle più vecchie, sono inglobate lastre di ardesia delle quali i luoghi sono ricchissimi che venivano adoperate in un riutilizzo delle risorse date dal luogo dagli eroici contadini locali che hanno saputo selezionare e addomesticare alla durezza dei luoghi un così poco noto e bel vitigno.
Il produttore e il vino
La famiglia Pavese fa vini da sempre ma la nascita della Cantina come entità commerciale va datata 1999 e porta il nome di Ermes Pavese che oggi è affiancato dai suoi figli portando avanti la scelta di non porre compromessi e di realizzare quello che era il meglio che potesse dare il territorio e il priè blanc.
Il risultato è un vino ottenuto da uve non diraspate che pressate sofficemente vengono poste in tini d’acciaio e, una volta iniziata la fermentazione, la stessa viene bloccata e il vino imbottigliato dove si riavvia il processo per proseguire in affinamento per altri 9 mesi.
Insomma un’esperienza assolutamente consigliata per chi ama i naturali e i vitigni meno noti. Un modo come un altro per bere un pezzo di territorio e apprezzare i grandi sforzi di chi ancora ci crede e fa del sudore impresa.
Spero presto di trovarmi da quelle parti per andare a far visita alla cantina e scoprire tanto altro su di lui e i suoi vini dei quali, ad oggi, ho scoperto, si è scritto davvero molto poco.
AZIENDA VITIVINICOLA ERMES PAVESE
Strada Pineta,26 11017 Morgex (AO)
+39 0165 800053
+39 347 4409153
+39 346 7516098
https://www.ermespavese.it/it/
di Giustino Catalano
