Un nuovo farmaco per le allergie alimentari: l’omalizumab
Un’arma rivoluzionaria contro le allergie alimentari: uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine (1) dimostra l’efficacia dell’omalizumab, un farmaco già utilizzato per l’asma, nel ridurre il rischio di gravi reazioni allergiche.
Risultati incoraggianti: la sperimentazione ha coinvolto 180 soggetti con allergie alimentari multiple, principalmente alle arachidi.
Il 67% dei partecipanti trattati con omalizumab ha potuto ingerire quantità significative di allergeni senza subire reazioni gravi, contro il 7% del gruppo placebo.
Un’approvazione importante: la Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha già approvato l’omalizumab per il trattamento delle allergie alimentari a partire da marzo 2024 (2).
Come funziona? L’omalizumab è un anticorpo monoclonale anti-IgE che “spegne” la reazione immunitaria allergica, aumentando la soglia di tolleranza agli allergeni.
Sicurezza e limiti: il farmaco è risultato sicuro, anche nei bambini piccoli. Tuttavia, presenta alcune controindicazioni:
Abbassamento generale delle IgE: questo può esporre a un maggior rischio di infezioni.
Rezioni allergiche attenuate, non eliminate: il farmaco aumenta la quantità di allergene tollerato, ma non elimina completamente il rischio di reazioni.
Efficacia non universale: il 14% dei partecipanti allo studio non ha tratto beneficio dal trattamento.
Costo elevato: il trattamento con omalizumab è costoso, con un costo di circa 1.400 dollari per iniezione negli Stati Uniti.
Alternative:
Palforzia: una polvere proteica di arachidi approvata dalla FDA nel 2020 per bambini dai 4 anni in su.
Altri farmaci in fase di sperimentazione: dupilumab (anticorpo monoclonale) e abrocitinib (farmaco contro l’eczema).
Immunoterapia: somministrazione di piccole quantità di allergeni per indurre la tolleranza nei bambini a partire dai 4 mesi.
Conclusione: l’omalizumab rappresenta un nuovo e promettente strumento nella lotta contro le allergie alimentari. La sua efficacia, seppur con alcune limitazioni, offre speranza a chi soffre di queste gravi intolleranze.
La ricerca continua per sviluppare ulteriori terapie e prevenire l’insorgere delle allergie nei bambini.
