Vongole contaminate: condannato lo chef Sacco

Vongole contaminate: condannato lo chef Sacco

Doveva essere il giorno più bello, ma è finito con un’intossicazione alimentare.

Questa, è la brutta storia che ha coinvolto Marco Sacco, Stella Michelin del ristorante Piccolo Lago di Verbania e la sua direttrice di sala, condannati a due mesi e venti giorni di reclusione per lesioni colpose e commercio di sostanze alimentari nocive, con sospensione condizionale della pena e non menzione oltre al risarcimento dei danni.

I fatti, a seguito dei quali il Tribunale di Verbania ha statuito la condanna dello chef, riguardano il banchetto nuziale organizzato nel locale,  affacciato sul lago di Mergozzo nel Verbano-Cusio-Ossola, nel luglio del 2021, durante il quale era stato servito un risotto con vongole risultate poi contaminate da norovirus.

Lo chef si è difeso dicendo che come quello aveva servito 3mila piatti analoghi e che non si erano mai verificati problemi, anche perché, aveva aggiunto, le procedure previste in questi casi erano state seguite con scrupolo.

Si attende il deposito delle motivazioni della sentenza entro 90 giorni, ma lo chef ha già annunciato, tramite i suoi avvocati, che si procederà ad impugnare il provvedimento poiché, le vongole acquistate per la preparazione del piatto incriminato, possono essere mangiate crude, come l’etichetta del produttore dimostra e come risulta dalla scheda tecnica del prodotto.

Inoltre, ha aggiunto lo chef: “Sono vongole che utilizzo dal 2015. Da quando ho questo fornitore avrò servito oltre tremila piatti come quello”.

Fino a quando non sarà chiarita la dinamica dei fatti, lo chef ha deciso di non servire più nel suo locale molluschi e pesce crudo, eliminandoli definitivamente dal menù.

 

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