A Napoli la prima edizione di Re Panettone
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La manifestazione dedicata al dolce tipico milanese, ideata e organizzata da Stanislao Porzio dal 2008, quest’anno ha fatto tappa anche a Napoli grazie alla collaborazione della giornalista Donatella Bernabò Silorata, autrice del libro “I Panettoni del Sole”.
Il 14 e 15 novembre nel Salone degli Specchi del Grand Hotel Parker’s si è svolta la prima edizione partenopea di Re Panettone.
Tantissime le varianti presentate da assaggiare gratuitamente, con la possibilità di acquisto ad un prezzo unico: 24 € al Kg.
I lievitati presentati alla kermesse sono stati tutti rigorosamente artigianali, realizzati senza ingredienti che ne prolunghino artificialmente la vita (i conservanti e i mono e digliceridi utilizzati dall’industria), né semilavorati che ne facilitino la produzione artigianale, omogeneizzandone i sapori (lieviti disidratati e mix).
Provenienti da tutta Italia, sono stati 23 i maestri pasticceri partecipanti.
La pasticceria Cucchi di Milano ha presentato il panettone milanese con una ricetta tradizionale che si tramanda da generazioni.
Tra le diverse tipologie presentate dal maestro Sal De Riso di Tramonti (Sa), il panettone Fior d’Arancio, con cioccolato e cubetti d’arancia, il Millefiori, un panettone ricoperto di struffoli e la Focaccia della Befana, una confezione contenente una focaccia farcita con uvetta, mele alla cannella, fichi e noci e una calza della befana. Nel 2014 il suo Girotondo di frutta ha vinto il premio PanGiuso, presso Re Panettone, nella categoria dolce lievitato innovativo per tutto l’anno.
La pasticceria De Vivo di Pompei (Na) festeggia i suoi 60 anni di attività con il Panettone Sfogliatella, all’impasto lievitato del panettone viene aggiunta ricotta fresca e semola.
Il maestro Angelo Grippa della pasticceria Di Biase di Eboli (Sa) ha proposto, tra gli altri, il suo Babettone, il panettone milanese a base di uva passa e canditi messo in infusione nella bagna al rum del babà napoletano. Nel 2013 ha ottenuto la menzione particolare al concorso PanGiuso, presso Re Panettone, nella categoria dolce lievitato innovativo per tutto l’anno.
Per Dolciarte ad Avellino di Carmen Vecchione in degustazione lievitati con castagne di Montella e cioccolato, caffellatte e il Panramata, con cipolla ramata di Montoro.
Il Panterrone, panettone di terra, del Forno Sammarco (San Marco in Lamis, Foggia) di Antonio Cera presenta tutti i profumi e i sapori della Puglia. A varietà di panettoni realizzati con grano arso, semi di lino, semi di girasole, farciti con uva di zibibbo o fichi bianchi si affiancano panettoni di grano tenero con agrumi del Gargano o con le olive celline di Nardò, cioccolato fondente al 60% e burro di vacca podolica.
La Pasticceria Gabbiano di Pompei (Na) di Salvatore Gabbiano ha portato in degustazione, tra gli altri, il Settanta9 d.C., un impasto di farina integrale e cannella, finocchietto, mele e noci, molto utilizzati nell’antica Pompei. In esposizione l’originale panettone presepe.
Il Giardino di Ginevra a Casapulla (Ce) di Anna Chiavazzo ha presentato il suo Pan(n) di Bufala, lievitato con panna di bufala che sostituisce il burro. Tra le varianti: alle mele annurche e cannella, con pomodorini del piennolo del Vesuvio canditi (il Donna Sofia) e la novità al caffè. Per Re Panettone i presenti hanno potuto degustare il Pan(n) di Bufala abbinato a papacelle candite o pomodorini gialli canditi, capperi e pepite di cioccolato fondente.
Giovanni Imera della Caffetteria Imera di San Cataldo (Cl) ha offerto in degustazione il panettone tradizionale che porta con sé il profumo degli agrumi di Sicilia, confezionato nella classica scatola di latta.
Tra le Numerose proposte in esposizione del maestro Aniello Di Caprio della Pasticceria Lombardi di Maddaloni (Ce), le varianti al cioccolato, con ganache di panna e cioccolato, 4 stagioni con cioccolato, albicocca, amarena e marron glacé e quella al caffè.
Nei lievitati del maestro Pasquale Marigliano di San Gennarello di Ottaviano (Na) traspare la sua grande esperienza. Riduce lo zucchero e aumenta la quantità di miele. Da maestro cioccolatiere qual è, non poteva mancare la sua versione al cioccolato. Degno di nota anche il panettone ai frutti di bosco.
Grazia Mazzali di Governolo (Mantova) offre l’Anello di Monaco, tipico dolce natalizio della cucina mantovana, con una forma che ricorda un fungo con un buco al centro farcito con crema alle nocciole e cioccolato e ricoperto di glassa di zucchero, e il Pepita del Po lievitato salato con tartufo bianchetto delle Golene del Grande Fiume.
La pasticceria Mennella di Torre del Greco (Na) utilizza sempre materie prime di eccellenza per farcire i suoi lievitati: mandorle pugliesi, nocciole di Giffoni e fragoline del Cilento.
Roberto Cantolacqua della pasticceria Mimosa di Tolentino (Mc) è noto per essere stato semifinalista alla prima edizione de Il più grande pasticcere. Tanti i suoi panettoni speciali: ai fichi e the, al mandarino e castagne, agli agrumi, al caffè e cioccolato al latte. Inoltre un richiamo al territorio: il Ficotto, con i fichi macerati nel vino cotto.
La Pasticceria Morandin a Saint-Vincent (Ao) è stata fondata dal maestro Rolando, uno dei maestri lievitisti italiani più celebri. Oggi il figlio Mauro continua con grande prestigio la tradizione di famiglia. A Napoli ha presentato il panettone aromatizzato con birra Lurisia, quello ai marron glacé, alle olive e al tartufo.
Opera Waiting a Poggibonsi (Si) di Gabriele Ciacci utilizza esclusivamente prodotti biologici per la realizzazione dei suoi prodotti. Valorizza vecchie varietà di cereali toscani. Particolari il PanLimone senza lattosio con olio extravergine d’oliva e limone ed il PanOpera al Vermouth bianco di Prato con olive verdi candite e limone.
Tra le tantissime varietà presentate dal maestro Alfonso Pepe di Egidio Monte Albino (Sa) la Pastiera con 36 ore di lievitazione, perfetta fusione del dolce milanese e di quello partenopeo. Con il suo panettone tradizionale Pepe ha vinto il premio Pangiuso 2014. Sempre in occasione del concorso Pangiuso 2014 si è aggiudicato la menzione particolare nella categoria dolce lievitato innovativo per tutto l’anno con il suo Babà del Vesuvio.
Anche il pandoro tra le proposte della pasticceria Rigacci 48 di Cerbaia (Fi), da segnalare i panettoni I’Nocio, con noci e cioccolato e The albicocca, con albicocca candita e cioccolato.
Panettoni salati per il maestro Attilio Servi di Roma. Accanto alle tante tipologie dolci, due varietà salate: il Panettone Grand’Italia con pomodorini secchi d’Abruzzo, origano di Pantelleria e pecorino romano e la Focaccia del contadino, con pere e parmigiano.
La pasticceria Stella di Stella Ricci a Rotondi (Av) ha sempre particolare attenzione per i prodotti del territorio. Tra i tanti, da segnalare il panettone con liquore Strega e quello con albicocche vesuviane.
Vincenzo Tiri di Acerenza (Pz) nel 2014 si è posizionato al primo posto nella classifica di GazzaGolosa per il suo panettone classico ed ha ottenuto in occasione del concorso Pangiuso 2014 la menzione particolare nella categoria panettone. Oltre al panettone tradizionale, propone quelli con caffè e cioccolato bianco, con fichi e cioccolato ed il Bauletto di San Canio, con amarene e fiori di sambuco.
Panettone tradizionale e quello con nocciole di Giffoni e castagne di Montella le proposte della pasticceria Varriale di Napoli.
Tante varianti per Raffaele Vignola di Solofra (Av), tra cui i panettoni ai carboni vegetali, ai frutti tropicali canditi, al cioccolato fondente e alle castagne di Montella.
Domenica 15 nella Sala Ferdinando tre incontri di approfondimento con Achille Zoia, Mauro Morandin, Alfonso Pepe e Sal De Riso.
Achille Zoia, il maestro dei maestri, il padre della versione moderna del panettone, che ha rivoluzionato la ricetta classica, nel corso dell’approfondimento ha offerto in degustazione ai fortunati presenti il suo Panettone Paradiso, con uvetta, noci e gocce di cioccolato, guarnito con una glassa a base di zucchero, mandorle, nocciole e cacao. Strepitoso!
La delegazione di Napoli dell’Ais, Associazione Italiana Sommelier, in collaborazione con Casolaro, ha curato la degustazione di passiti e moscati abbinati ai panettoni.
Partner dell’evento Molino Dallagiovanna, Giuso, Domori.
di Angelica Argentiere
Foto di Vincenzo Pellino
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