Andreas Bentzon l'uomo che amava i pastori ed il suono delle launeddas

L’etnomusicologo Andreas Fridolin Weis Bentzon, nato a Copenaghen nel 1936 e morto nella stessa città nel 1971, a soli trentacinque anni, realizzò le foto qui riportate nel corso delle diverse campagne di ricerca condotte in Sardegna fra il 1953 e il 1969. Con il suo lavoro di ricerca sulle launeddas, l’antico strumento tipico della Sardegna, Bentzon è considerato dagli studiosi di etnomusicologia un caposaldo in questa materia. Durante quel periodo egli realizzò una delle più importanti raccolte monografiche di musica popolare italiana, in particolar modo di quella Sarda.

Il giovane Bentzon incontrò in quegli anni tutti i più bravi musicisti di launeddas tra i quali, Efisio Melis e Antonio Lara. Durante i suoi studi si stabilì presso la piccola cittadina di Nule vicino Sassari, dove, finì per occuparsi anche di altri aspetti della vita tradizionale sarda in rapida trasformazione.

Davanti ai suoi occhi scorreva il rapido cambiamento di una società che per la prima volta si affaciava alla “modernità”, seppur, almeno in quegli anni, la gente Sarda era molto restia ad abbandonare il modello di società che l’aveva accompagnata sino ad allora.

Bentzon fu totalmente rapito dallo stile di vita che trovò in Sardegna, molto diverso dalla sua Danimarca, e ci si immerse tanto da essere accettato come “Sardo” dai suoi nuovi compaesani.

Proprio la frequantazione con gli accoglienti Sardi, creò l’occasione per l’etnomusicologo di fotografare momenti di vita a lui sconosciuti, scoprì  “L’istrumpa” una lotta giocosa tra pastori, i balli durante i nomerosi matrimoni a cui fu invitato, ma credo che i suoi occhi fossero rapiti dai cibi preparati nei campi, come “Sa cortha”, ovvero degli intestini d’agnello legati assieme e fatti cuocere sui carboni.

Andreas Bentzon assieme alla moglie Ruth realizzarono straordinarie immagini di momenti di vita rimasti sino ad allora sconosciuti oltre l’isola, immagini che oggi restituiscono una memoria altrimenti perduta per sempre.

Le foto in questione, ripeto, riguardano molti aspetti della vita sociale Sarda di quegli anni, io qui mi limito a presentarvi solo alcune foto che si riferiscono all’aspetto conviviale durante le feste dei pastori Sardi dell’epoca, con le didascalie lasciate acconto ad ogni foto dallo stesso Bentzon. Le riporto affinchè questo straordinario documento di vita rurale non vada dimenticato…

 di Gianni Ferramosca
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