Foggia. Un sabato italiano… O forse sarebbe il caso di dire “africano” date le temperature davvero incandescenti. Queste bollenti premesse non hanno impedito ai tantissimi curiosi di raggiungere, in piazza Cesare Battisti, i primi chef protagonisti del live cooking show di Libando. Il primo ad esibirsi è stato Raffaele Casale, giovanissimo chef campano (è originario di Sperone in provincia di Avellino) che a dispetto della carta d’identità vanta già numerose importanti esperienza in cucina (Villa Crespi sotto la direzione e qualche ceffone formativo di Antonino Cannavacciuolo e diploma all’ALMA di Gualtiero Marchesi).
Davvero interessante il suo piatto, una rivisitazione in chiave urban food (il tema di quest’anno di Libando) del polpo all’insalata. Un piatto legato ai suoi ricordi d’infanzia e caratterizzato da alcune chicche di tecnica ed ingegno come la “maionese di polpo” interamente senza uova e montata grazie all’olio ed alle proteine del brodo.
Mario Falco, presidente dell’Associazione Cuochi Gargano, è stato il protagonista della seconda esibizione, presentando ben due piatti in chiave finger food davvero interessanti.
Bello il riferimento al territorio ed alla natura, con la laguna di Lesina (di cui è originario) protagonista con il cefalo cotto con la tecnica shabu shabu che, un po’ per caso e un po’ volontariamente, già anticipano il tema del primo cooking show del pomeriggio che vedrà esibirsi Keisuke Aramaki, neo-chef del nascente ristorante giapponese WA di Palazzo Vialdo, dell’eclettico imprenditore Vincenzo Di Prisco, a Torre Del Greco (NA).
di Rocco Andrisani