La Salina di Margherita di Savoia (Bat, Puglia), è la più grande d’europa e la seconda nel mondo come estensione.
Disegnata cosi come appare oggi nel 1754 da Luigi Vanvitelli (lo stesso che disegnò ed edificò, dirigendo i lavori, la Reggia di Caserta), la salina ancora oggi rappresenta una vera e propria opera ingegneristica. Pensate che disponendo in lungo le vasche di cui è composta, l’acqua del mare, prima di diventare sale con l’aiuto del sole e del vento, compie un percorso di circa venti chilometri, con la sola pendenza dall’inizio sino alla sua fine, di soli venti centimetri.
Nel novecento vi fu una progressiva industrializzazione della Salina, addirittura negli anni trenta fu realizzato da parte del famoso Architetto Pier Luigi Nervi (lo stesso della Sala Nervi, utilizzata per le udienze Papali), un avveniristico, per l’epoca, magazzino del sale, realizzato senza la presenza di colonne portanti all’interno dello stesso magazzino, una vera e propria rivoluzione per l’epoca.
Oggi il sale viene raccolto in salina ogni otto anni, mentre quando la salina era a pieno regime questa operazione veniva svolta ogni anno.
Con la scomparsa del “Monopolio di Stato” che ne garantiva il prezzo adeguato, oggi, questo sale, sembra non avere quasi più nessun valore.
Diventata “Area Naturale Protetta” dal 1977, la Salina ospita molte specie di uccelli, tra i quali, il Fenicottero Rosa ed il Cavaliere d’Italia.
A mio avviso, quello della Salina di Margherita di Savoia, è uno dei luoghi più suggestivi di Puglia.
di Gianni Ferramosca
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