Segnaliamo volentieri quest’attività messa in campo dallo Chef Peppe Daddio della Scuola Dolce e Salato di Maddaloni.
La Redazione
Comunicato Stampa
Dopo la formazione di due mesi ai detenuti, lo chef Daddio e il pasticciere Di Caprio della Scuola di Cucina Dolce&Salato supporteranno i detenuti nel pranzo di sabato 21 marzo.
Un pranzo firmato Daddio per la visita di Papa Francesco a Napoli. La Scuola di Cucina Professionale Dolce&Salato di Maddaloni (con accreditamento istituzionale e titoli di studi riconosciuti a livello internazionale) ha infatti formato negli ultimi due mesi i detenuti di Poggioreale in vista del pranzo con il Papa. Un progetto voluto dal Direttore della casa circondariale di Poggioreale; quello di coinvolgere lo Chef Giuseppe Daddio, patron della Scuola di Cucina Dolce&Salato di Maddaloni, per delle lezioni di cucina ai detenuti al fine di istruirli a migliorare in primis il proprio vitto di mensa quotidiana.
“L’obiettivo – dichiara il Direttore Fullone – è quello di trasmettere ed insegnare ai privi di libertà quello che potrebbe essere una opportunità di lavoro domani. Il cibo, la gastronomia sono delle vere e proprie attività di terapia e di recupero che potrebbe far appassionare anche coloro che da anni non hanno coltivato nessun mestiere o attività per il loro futuro”.
A tal proposito le lezioni rivolte ai detenuti, insignite dallo Chef Giuseppe Daddio hanno dato origine alla elaborazione di piatti tipici e della tradizione Partenopea rendendoli omaggio a Papa Francesco per il giorno di visita presso la loro casa di Giustizia, prodigandosi ad organizzare il pranzo del Pontefice.
Papa Francesco anche questa volta ha dimostrato di essere umile, semplice e concreto, chiedendo di mangiare gli stessi piatti che i detenuti mangiano ogni giorno. Niente ostentazione, forzature ed effetti speciali nei piatti per la tavola del Santo Padre, Sua Santità ha voluto espressamente una tavola senza ghirigori ma fatta di sapori e tradizioni cosi’ come in ogni famiglia accade quando c’è pace, amore e senso di umanità.
Tavola imbandita nella pura semplicità e soprattutto nel rispetto dell’ambiente, regole di sicurezza per una casa Circondariale come Il Carcere di Poggioreale, utilizzando prodotti del tutto biodegradabili offerti per l’occasione del pranzo Papale cosi’ voluto nel piu’ marcato senso di essenzialità garantita dai prodotti disponibili sul mercato dal sistema Ho.Re.Ca. service.
Lo Chef Daddio a seguito delle lezioni di cucina nei vari incontri a Poggioreale ha definito insieme ai detenuti i piatti piu’ evocativi da proporre al Santo Padre.
Le portate sono solo tre proprio come accade in cella pranzo e cena, il primo piatto viene rappresentato dalla ricetta del buongustaio ovvero i maccheroncini di Gragnano al forno con Ragu’ Napoletano e mozzarella di Bufala Campana DOP. Il secondo rispecchia il territorio e la stagionalità e quindi il il Vitellone bianco Sannita rosticciato alle erbe, servito con broccoletti e patate novelle. Per finire Napoli nel cuore raccontato a desiderio del Pontefice … Il Babà, sfogliatelle calde ricce e frolle realizzate per l’occasione dal Maestro Pasticcere Aniello di Caprio, socio di Giuseppe Daddio nella gestione della Scuola di Cucina Dolce&Salato di Maddaloni.
Ufficio Stampa a cura di Luisa Del Sorbo.
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