Storie di Polpette: Le Könisberger Klopse
Le Könisberger Klopse sono delle polpette di carne macinata cotte in un brodo aromatizzato e servite con una salsa bianca a base di panna, capperi e limone.
Il nome di questo piatto significa “polpette di Königsberg”, la città tedesca oggi nota come Kaliningrad, in Russia.
Si tratta di una ricetta tradizionale che risale al XVIII secolo, quando la Prussia era una potenza europea e Königsberg ne era la capitale culturale.
Le Könisberger Klopse sono considerate un piatto nazionale tedesco e sono diffuse in tutto il paese, soprattutto nelle regioni settentrionali.
La preparazione delle Könisberger Klopse richiede alcuni ingredienti tipici della cucina tedesca, come il pane raffermo, le acciughe, il senape e il pimento.
Le polpette sono fatte con un impasto di carne di manzo e maiale, a cui si aggiungono cipolle, uova, pangrattato e pasta di acciughe.
L’impasto viene poi modellato in palline e cotte in un brodo di carne insaporito con alloro, pepe e pimento. Il brodo viene poi utilizzato per preparare la salsa, che si ottiene facendo una roux con burro e farina, e aggiungendo panna, capperi, succo di limone, sale e pepe. La salsa deve essere cremosa e leggermente acida, per contrastare il sapore delle polpette.
Le Könisberger Klopse si servono calde, accompagnate da patate lesse, riso o verdure.
Le Könisberger Klopse sono un piatto sostanzioso e saporito, che racconta la storia e la cultura della Germania. Sono ideali per i giorni freddi o per le occasioni speciali, quando si vuole gustare un piatto tradizionale e raffinato.
Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori.
Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo.
Infinitamente curioso cerco sempre qualcosa che mi dia quell’emozione che il cibo dovrebbe dare ad ognuno di noi, quel concetto o idea che dovrebbe essere ben leggibile dietro ogni piatto, quella produzione ormai dimenticata o sconosciuta.
Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito.
Il mio è un viaggio continuo che ho consapevolezza non terminerà mai. Ma è il viaggio più bello che potessi fare.