di Giustino Catalano
La recente legge sull’oleoturismo presenta nuove opportunità sia per le aziende olivicole che per i consumatori.
Questi ultimi, infatti, avranno la possibilità di conoscere l’olio extravergine di oliva nei luoghi di produzione, apprezzare le qualità organolettiche e gustative delle diverse varietà che rendono unica l’Italia e di esplorare da vicino l’antica tradizione produttiva.
Questa opzione di turismo legato all’olio arricchisce ulteriormente l’offerta turistica italiana, rendendo il viaggio ancora più esperienziale.
Il primo libro dedicato al turismo dell’olio, curato da Dario Stefàno, promotore della Legge sul turismo dell’olio, e Fabiola Pulieri, giornalista enogastronomica, è una guida utile per produttori olivicoli e per coloro che sono interessati a scoprire i territori di produzione dell’olio di oliva, le aziende attive nel settore oleoturistico con musei e frantoi ipogei e a conoscere i produttori.
Il libro offre anche la possibilità di partecipare a degustazioni e iniziative in paesaggi e borghi di grande bellezza.
Dario Stefàno ha sempre sottolineato come l’olio e vino, esercitino un fascino incredibile sui turisti enogastronomici e che l’Italia, essendo un leader mondiale nella produzione di olio, possieda potenzialità enormi. L’oleoturismo valorizza la tradizione italiana, integrando perfettamente l’offerta turistica esperienziale alle esigenze dei viaggiatori che vogliono scoprire l’autenticità del paese. L’oleoturismo può diventare un “secondo raccolto” per gli olivicoltori, integrando così il settore primario con il terziario.
Fabiola Pulieri ha sottolineato come l’oleoturismo sia l’occasione per riscoprire la cultura millenaria dell’olio, la sua produzione e la sua importanza nella dieta mediterranea.
Il libro “Oleoturismo – Opportunità per imprese e territori” è una guida preziosa sia per i produttori olivicoli che per tutti coloro che sono interessati a viaggiare e scoprire i territori in cui l’olio di oliva viene prodotto, e di conoscere da vicino produttori e partecipare a degustazioni e iniziative in paesaggi e borghi di grande bellezza.
Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori.
Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo.
Infinitamente curioso cerco sempre qualcosa che mi dia quell’emozione che il cibo dovrebbe dare ad ognuno di noi, quel concetto o idea che dovrebbe essere ben leggibile dietro ogni piatto, quella produzione ormai dimenticata o sconosciuta.
Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito.
Il mio è un viaggio continuo che ho consapevolezza non terminerà mai. Ma è il viaggio più bello che potessi fare.