Il vino torbido.. il vino Colfòndo!

blank

L’incontro con il Colfòndo Casa Belfi è nato circa 5 anni fa, per caso, nell’era di facebook.
Si! è nato proprio sul web.
Maurizio Donadi giovane enologo di S. Polo di Piave (TV) iniziava con il suo primo imbottigliamento e incuriosito del suo modo naturale di intendere l’enologia gli ho chiesto un assaggio del suo “Glera biondo torbido” il Colfòndo.
Il termine “Colfòndo” deriva da un’antica definizione originaria dei luoghi di produzione che significa “vin col fondo”, con riferimento al deposito di lieviti naturali che determina la fermentazione e la generazione di anidride carbonica (il perlage) all’interno della bottiglia.
Questo spumante di tradizione contadina era progenitore dell’odierno Prosecco.
L’ingegnoso accorgimento adottato dagli avi contadini, ripreso e rivalutato dalla cantina Casa Belfi, consiste nell’imbottigliare i fermenti (lieviti) che si formano in modo naturale durante la produzione del vino e che si depositano poi sul fondo della bottiglia per decantazione.
Questi lieviti indigeni conferiscono al Colfòndo un fine perlage, longevità e morbidezza, permettendo la conservazione del vino stesso senza l’aggiunta di antiossidanti chimici come l’anidride solforosa.
Inoltre i lieviti rilasciano elementi benefici per la nostra salute quali vitamine (del gruppo B in particolare), proteine e polisaccaridi che, sotto il profilo organolettico arricchiscono il vino conferendogli maggiore corposità e spuma persistente.
Arrivate le bottiglie ho organizzato una piccola degustazione con un mio amico , malato di naturale come me ed ecco le sensazioni…

Aspetto
Giallo paglierino
Bollicina persistente
Torbido

Naso
Alga marina
Profumo di fiori
Limone
Mele verde
Crosta di pane
Lievito
Pesca

Bocca
Pera
Limone
Pane
Finale amarognolo
Deliziosa e fresca acidità
Lunga persistenza aromatica

Nell’insieme questo Colfòndo mi ha emozionato, ha un beva incredibile , crea quasi “dipendenza di piacere”.
Da allora la mia conoscenza con il Torbidone si è approfondita sempre di più.
Sono stato nel regno di Casa Belfi, l’ho vendemmiato, l’ho visto evolvere, ho visto da dove nasce e come nasce, lontano anni luce dalla chimica, lontano anni luce dalla realtà sociale di oggi, perché è un vino che vuole innanzi tutto emozionare, conquistare ma senza sotterfugi .
Come dice lo stesso Maurizio il “suo” è un Colfòndo libero da solfiti aggiunti e libero da residui di pesticidi e ciò lo documentano i risultati delle analisi effettuate.
I test hanno certificato che nelle bottiglie sono presenti solo 34 mg/l di solforosa totale e 2mg/l di solforosa libera.
Tutto ciò a testimonianza che nel processo di vinificazione non fa ricorso né a metasolfiti nè a solforosa commerciale.
Nelle bottiglie di Casa Belfi la sola solforosa presente è quella prodotta naturalmente nel corso della fermentazione dai lieviti indigeni.
I risultati di queste analisi garantiscono che è un Colfòndo “pulito” e trasparente, un risultato; che Maurizio ha cercato di raggiungere in questi anni affidandosi, giorno dopo giorno, ad un approccio sempre più evoluto, prima in chiave biologica poi in chiave biodinamica, sia quando lavora in campagna sia quando si dedica alla vinificazione in cantina.
Un altro elemento che gli preme sottolineare, e che si deduce anch’esso dai risultato delle analisi enocentro sul Colfòndo, è questo: il suo è un vino a “residuo zero” di fitofarmaci.
E’ una bella sensazione questa: tenere fra le mani una bottiglia pulita. E sentirsi padre di un vino pulito!

Un vino o meglio un vino spumantizzato come una volta da tutto pasto ma attenzione……una bottiglia non basta!!!

Casa Belfi
Maurizio Donadi
via guizza 28, 31020 San Polo di Piave – TV (Italy)
casabelfi@albinoarmani.com
m. +39.338.4107723
f. +39.0422.855761
di Marco Palantrani
[slideshow_deploy id=’3320′]

Lascia un commento