La ‘Signorina iamm’IA’: il successo della pizza creata dall’AI

Signorina iamm'IA

AI creò la pizza “primavera”… quando l’intelligenza artificiale è la “deficienza” artificiale.

Nel riportare la notizia che sta facendo il giro del mondo sulla prima pizza creata da AI a San Paolo del Brasile e nel rilevare che sta riscontrando grande successo non possiamo non far notare che questa “creazione”, fatti salvo i pomodori arrostiti, gira sulle tavole delle pizzerie napoletane da almeno 30 anni e forse anche più. Si chiama Primavera. Uomo batte AI 1-0. E ciò a riprova del fatto che AI è in grado di elaborare dati e soluzioni in tempi rapidissimi ma non è in grado di creare. Quella parte non è patrimonio solo del cervello ma anche e soprattutto del cuore, dell’anima e della memoria.

Leggera Pizza Napoletana a San Paolo del Brasile, il locale di André Guidon, Fabio Muccio e Bruno Caccavale, ha recentemente ricevuto il prestigioso riconoscimento dei Tre Spicchi nella guida Top Italian Restaurants del Gambero Rosso.

Al centro dell’attenzione in questi giorni però non è questa conferma ma uno dei primi esempi di pizza creata dall’intelligenza artificiale che si chiama “Signorina iamm’IA” ed è diventato un successo immediato.

Ma come è stata creata questa pizza con l’aiuto dell’IA? Gli ingredienti scelti includono ombra di pomodoro, pomodoro arrostito, prosciutto crudo, rucola selvatica, ciliegine di bufala, scaglie di grana padana e olio extravergine.

La “Signorina iamm’IA” è nata da un processo di analisi delle preferenze dei clienti raccolte in 10 anni tramite le vendite, utilizzando poi un algoritmo e infine sottoponendo tutto a ChatGPT con la collaborazione dello Chef Andrè. Dall’interazione con la chat sono venute fuori diverse proposte e si è poi arrivati a questa pizza. Le vendite sono in crescita grazie alla curiosità e all’appeal tradizionale della ricetta.

L’atmosfera dei due locali di Leggera è informale e vivace, l’impasto rispetta rigorosamente le tradizioni napoletane con una grande attenzione alla qualità delle materie prime, alla tecnica, e alle cotture precise.

I loro cavalli di battaglia sono certamente la “Marinara”, i calzoni e la “Cosacca” ma in questi giorni tutta l’attenzione è rivolta alla “Signorina iamm’IA”.

(photocredit copertina Gambero Rosso)

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