Eger: presentazioni di cantine e vini scelti da Mariusz Kapczyński (5)

Eger: presentazioni di cantine e vini scelti da Mariusz Kapczyński (5)

Eccovi la quinta delle presentazioni di quelle cantine che il nostro amico Mariusz Kapczyński ha visitato a Eger con le note degustative dei loro vini di spicco, tre alla volta.

Nella prima, nella seconda, nella terza e nella quarta ci aveva già presentato Lajos Gál, Tamás Sike, Ferenc Tóth, Gróf Buttler, Orsolya Pince, St. Andrea, Kovács Nimrod, la cantina sociale Ostoros-Novaj, il sanguigno József Simon, Kőporos (Zoltán Simkó), Demeter e József Hagymási.

Stavolta non siamo certamente a quei livelli di qualità: qui si parla infatti delle più grosse cantine cooperative e di vini economici e di grande consumo. D’altronde di un’area vinicola non si può soltanto conoscere il vertice, perché rappresenta solo una mezza verità. E poi non basta godersi solamente i vini della festa, ma bisogna anche valutare anche ciò che il grande pubblico consuma quotidianamente, quello che compra al supermarket. Comunque vi anticipo già che dalla prossima presentazione (che sarà la sesta) il nostro “kapka” tornerà a parlarci dei vini d’autore e dei piccoli vignaioli.

Il traduttore: Rolando Marcodini

 

Stavolta si tratta quindi delle maggiori cantine di quest’area e cioè le grosse cantine cooperative.
In questa quinta parte ecco Egri Csillagok, Korona Borház e Vitavin (Tárkány Bor).

 

Egri Csillagok

3300 Eger, Verőszala u. 21

Tel. +36(36)417559, Fax: +36(36)325139

e-mail: info@egricsillago.hu sito: www.egricsillagok.hu

Anno di fondazione: 1960

Vitigni coltivati: hárslevelű, leányka, muskotály, kékfrankos, cabernet sauvignon, cabernet franc e molti altri tipici della regione.

Eger: presentazioni di cantine e vini scelti da Mariusz Kapczyński (5)

È una delle cantine sociali più grandi e più vecchie di Eger. I suoi prodotti sono conosciuti da più di 20 anni in Polonia, fin dai tempi remoti della comparsa dell’Egri Bikavér sui ripiani di molti negozi. All’inizio in Polonia si vendeva il 50% di tutta la sua esportazione. Attualmente si spediscono in quel mercato circa 600-800mila bottiglie l’anno. A dirigere quest’azienda con quasi 300 soci è István Tóth (enologo di formazione ed esperienza). Con questa scala e con il suo stile di prodotti di massa Csillagok non fa concorrenza diretta ai piccoli produttori. Qui si producono vini economici, semplici, non complicati, per principianti e consumatori senza pretese.

 

(**+) Egri Leányka

Tiglio, fiori, camomilla, mele, composta di frutta, pulizia e acidità. Come una volta. Forse è un po’ più pulito. Una leggera acidità, si è abbinato perfino molto bene con un dolce ai semi di papavero.

(**+) Egri Muszkát Ottonel

Secco, facilmente beverino, note di moscato e tiglio, tè di tiglio, miele, mela molto matura, semi di mela, amarognolo. Buono con la torta al mascarpone.

(**-) Egri Kékfrankos Édes

Purtroppo è un prodotto di massa, economico, non proprio pulito. Frutti di bosco, amarognolo. Comune, poco ricercato.

(**) Egri Bikavér

Attacca con una nota abbastanza fresca e pulita. Qualche fiore, silvestre, ma leggermente acidulo. La stessa cosa capita esattamente in bocca. Toni leggermente cioccolatosi e di amarena, ma l’accento è un po’ quello del vino ormai sciupato. Lo stile vecchio dei Bikavér dell’epoca precedente.

 

Korona Borház

3395 Demjén, HRSZ 0183/5

Tel.+36(36)550341, fax:+36(36)550573

e-mail: wine@koronaborhaz.hu sito: www.koronaborhaz.hu

Visite: Senza problemi per gruppi di diverse decine di persone (il ristorante è capace di accogliere perfino 200 ospiti), dalle 11.00 alle 21.00.

Lingue straniere: inglese, tedesco, russo.

Superficie delle vigne: 270 ettari (tra i migliori appezzamenti: Farkas-hegy, Sutus, Csirkehegy, Nagyasszó, Öreghegy, Bodzástető, Kecskehát, Meggyes).

Vitigni: 80% rossi come kékfrankos, cabernet sauvignon, merlot, blauburger, néró, turán e 20% bianchi come olaszrizling, leányka, chardonnay, szürkebarát, hárslevelű, zenith.

Resa produttiva: 60-80 quintali per ettaro.

Eger: presentazioni di cantine e vini scelti da Mariusz Kapczyński (5)

La sede della Korona Borház

È un grosso produttore di vini da tavola per tutti i giorni. La tenuta si trova tra le località di Kerecsend e Demjén, che dispongono di adeguate attrezzature turistiche. Può venirci chi vuole per gustare dei vini semplici con la cucina ungherese, passeggiare e visitare le bellezze circostanti. L’azienda dispone di una buona base turistica con albergo, appartamenti, casette affittabili nei bei paraggi e non lontano dalle piscine delle terme. Macché, noi siamo stati invece delusi da questa visita alla Korona. In un locale molto piacevole, ma vuoto, una signora evidentemente poco esperta ci ha servito i vini in successione annusandoli direttamente dalla bottiglia prima di versarli, come se volesse “verificare meglio se è ancora bevibile”. Bisogna aggiungere però che non tutti i vini hanno superato questa verifica.

Eger: presentazioni di cantine e vini scelti da Mariusz Kapczyński (5)

In ogni modo, nei nostri calici hanno versato:

(***) Sauvignon Blanc

Floreale, dall’aroma un po’ tenue, ma è pulito, sebbene la composizione sia sì un’edizione irreprensibile, ma industriale. Acidità, mele, pere, un po’ di fiori e di uva spina. Gli manca la finezza o l’eccezionalità del fruttato, è quasi vuoto e ha un finale leggermente bruciante. Prezzo: 1990 fiorini sul posto.

(***+) Egri Chardonnay barrique

Tipico Chardonnay di botte, ma realizzato con una certa moderazione. Si percepisce la panna, la vaniglia, il burro. In bocca è abbastanza fresco, ma appare un accento leggermente bruciante e mordente. È abbastanza estrattivo e la botte è usata perfino con moderazione, il tutto però è sbilanciato, banale, di un livello molto mediocre. Prezzo: 830 fiorini.

(***+) Leányka

Trasparente e completamente privo del carattere del vitigno. Un vino di massa, tecnologico, gli hanno lavato via qualsiasi cosa che permetta di trovargli una certa personalità. Mi è difficile scrivere qualche cosa. Un vino bevibile, ma dove sta la Leányka?

(***-) Egri Szürkebarát

Da vendemmia tardiva, ma secco. Paglia, camomilla, vaniglia, un leggero amarognolo. Certi toni da Chardonnay di botte. Grasso, come se fosse debole di zucchero. Un finale un po’ sporco. Un gusto torbido, amarognolo.

(***) Egri Kékfrankos rosé

Un po’ di fragoline di bosco e di fragole. Abbastanza leggero, silvestre e in una certa misura fresco. Si beve bene “in terrazzo”. Un finale dai registri cremosi, ma anche dalla mancanza di carattere. Prezzo: 690 fiorini.

(**-) Egri Vörös Cuvée 2007

Merlot/Cabernet Sauvignon/Kékfrankos. Lamponi silvestri, a modo suo carnoso e abbastanza fruttato. In bocca si mostra però poco fresco, ruvido. Qui è pieno d’immondizie tecnologiche. Finale fatale. Un vino strano e sporco, che lascia a lungo un sapore non troppo attraente. Prezzo: 690 fiorini.

(***+) Egri Bikavér

Kékfrankos/Merlot/Cabernet Sauvignon. Ci sono frutti i bosco, ribes nero, susina di macchia, austerità, un po’ di terrosità e di accenti (tannini) speziati. Nonostante questo gli manca la finezza della vera pulizia. Il finale è leggermente chimico, al chinino. Non è una rivelazione. Stile buon prezzo.

(***-) Egri Cabernet Franc

C’è il fruttato del Cabernet: confettura di ribes, terra, pepe, amarena col nocciolo, ciliegia. Parecchio bosco, una certa concentrazione; qui succede qualcosa, c’è un certo livello, lo stile di un vitigno generoso. Può andare. Confettura di lampone, un po’ fumé. Il finale però non è pulito. Un vino smodatamente macerato e alcolico. Prezzo: 3.000 fiorini.

(***+) Cabernet Sauvignon

Frutti di bosco, tannini, cioccolato, legno bruciato. Qui manca l’idea della fragranza. Finale bruciante, alcolico. Poco piacevole. Un fruttato strano, non caratteristico, tannini leggermente verdi, secchezza, un finale debole. Prezzo: 1.500 fiorini.

(***+) Merlot

Amarena, lampone, un po’ di caffè, vinaccioli. Complessivamente non è niente di speciale, ma almeno si difende un po’. Acidulo, espressivo, ha una certa succosità, ma si vorrebbe che mostri anche qualche cosa di più. Il finale non è uniforme. Forse è il più interessante di tutti questi vini, ma è certamente troppo caro. Prezzo: 13.000 fiorini.

(***) Egri Kékfrankos

Lucido da scarpe, solvente, ma con un fruttato di lampone, ribes, amarena. In bocca è abbastanza pulito, ma è macerato troppo, è troppo secco e privo di nerbo. Polvere, composta di amarene. Cantina. Finale al cioccolato.

(***) Egri Bikavér selection

Aromi abbastanza intensi, parecchio fruttato. Aromi di bosco, carne arrosto, amarena, lampone ancora un po’ acerbo. Qui c’è l’austerità, la carnosità, la leggera asprezza del fumo, il tabacco bagnato, il legno bagnato. Succoso. Si mantiene a un livello adeguato, ma gli manca parecchio della classe dei migliori Bikavér.

 

Vitavin Kft. (Tárkány Bor)

3324 Felsőtárkány, Munkás ut. 23

Eger: presentazioni di cantine e vini scelti da Mariusz Kapczyński (5)

Tel. +36(36)434221 e +36(36)534061, Fax: +36(36)434091

e-mail: tarkanyborkft@gmail.com

sito: www.tarkanybor.hu

Anno di fondazione: 1990

Visite: dalle 8.00 alle 16.00 nella cantina della Valle della Bella Donna, capace di accogliere circa 50 ospiti.

Superficie delle vigne: 120 ettari di proprietà, ma compra molte uve altrove.

Produzione: 1 milione di bottiglie l’anno.

Vitigni: sauvignon, pinot blanc, chardonnay, tramini, kékfrankos, merlot, cabernet sauvignon, pinot noir e molti altri ancora (per l’80% rossi).

 

Le vigne si trovano non lontano da Felsőtárkány. Producono parecchio Bikavér, Merlot e vari generi di cuvée. Gli anni ’90 del secolo scorso hanno visto apportare molti cambiamenti in azienda, ristrutturazioni e prove di accesso ad altri mercati che non quelli dell’ex blocco socialista. Per esempio, vendono parecchio negli USA (ndt: adesso anche in Norvegia, Cina, Giappone). Sono vini semplici, a buon prezzo, senza pretese.

Eger: presentazioni di cantine e vini scelti da Mariusz Kapczyński (5)

(**+) Sauvignon blanc

Il clima è quello delle mele pestate, con i noccioli. L’anno che ha passato in botte non gli è servito un granché. È nettamente ossidato. Si avverte distintamente il tenore alcolico elevato. Nel finale, e non è una sorpresa, gli aromi e i sapori della torta di mele. Prezzo: 800 fiorini.

(***) Egri Leányka

Amabile, da vendemmia tardiva. Color paglierino. Aromi ossidati, ma in uno stile piacevole: mele, torta di mele, cannella, albicocche essiccate, burro, noci. Malgrado l’ossidazione è abbastanza pulito, succoso e fresco a modo suo. Un vino che potrebbe rivelarsi interessante in una degustazione alla cieca. Qui si confondono molte tracce.

(***-) Egri Rosé

Deriva da uve kékfrankos. Il clima è quello delle fragoline di bosco; è abbastanza piacevole da bere, ma ovvio. Non è molto concentrato, ma non ha difetti più seri. Ecco un vino leggero per l’estate o per una gran festa. Prezzo: 400 fiorini.

(**+) Egri Tramini

Acidità debole. Presenta toni di tiglio, tè nero, boccioli appassiti, noci. È delicato, ben levigato. Privo di nerbo e di freschezza.

(***-) Egri Bikavér

Un vino smorzato, non troppo pulito. Gli aromi e i profumi sono silvestri, è austero, secco. Non molto attraente. Il finale è poco intrigante, dal tono dell’amarena un po’ troppo matura, ma leggermente acida.

 

La scala di giudizio:

 

( * * * * * * ) eccezionale, un vero capolavoro

( * * * * * ) ottimo, vino di gran classe

( * * * * ) buono, interessante

( * * * ) onesto, dignitoso

( * * ) debole

( * ) stare alla larga, vino con evidenti difetti

 

( – e + ) per togliere o aggiungere mezzo punto

 

Mariusz Kapczyński

 

Mariusz Kapczyński

Sono giornalista e critico enologico su www.vinisfera.pl, sono stato collaboratore di Wine Magazine, Wine Time, Alcohol Markets, Kitchen, USTA Magazine, Top Class, SpaEden, AllInclusive, Internet Radio Polacca, Enotime, Wirtualna Polska e altri. Come giurato, prendo regolarmente parte a vari concorsi enologici e polacchi (tra cui Vinitaly, Concours Mondial de Bruxelles, Vinoforum, Vinaria, Vinul.ro, Enoexpo, Orszagos Borverseny, Clean Vodka Tasting). Faccio anche parte dell’organizzazione internazionale di giornalisti e specialisti dell’industria dell’alcool – International Federation of Wine and Spirits Journalists and Writers. Nel 2015 “Magazyn Wino” mi ha assegnato il Grand Prix nella categoria “promozione della cultura del vino in Polonia”. Nel 2018, mi è stato assegnato il capitolo del premio Saint Martin per “l’eccezionale servizio nel campo della promozione del vino polacco”.

 

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