Il Montasio cresce in notorietà e valore economico
- Fabiana Romanutti
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Il Montasio cresce in notorietà e valore economico. La crescita è trainata dal PDM-Prodotto della Montagna con un +5%, specialità realizzata sopra i 600 metri di altitudine.
Approvato il bilancio d’esercizio 2022 e rinnovato il Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Tutela del Formaggio Montasio Dop riunitosi nei giorni scorsi a Codroipo.
“Abbiamo chiuso il 2022 con un posizionamento più distintivo e una aumentata redditività – dichiara il presidente Pivetta, confermato alla guida del Consorzio. Le forme prodotte lo scorso anno sono state 782.435 superando le previsioni iniziali del + 4,3%; le forme vendute sono state 827.153 attingendo dalle scorte di magazzino. A trainare la crescita è il PDM- Prodotto di Montagna con un +5%, specialità realizzata sopra i 600 metri, a conferma del legame col territorio e del patrimonio rurale che i produttori sostengono a favore dell’economia locale”.
Il PDM ha interessato 66.900 forme, rappresentando l’8,6% dell’intera produzione.
A conferma del lavoro svolto anche il vicepresidente Pomella ha sottolineato l’importanza di aver puntato sulla specificità del Montasio. “Molto lavoro è stato fatto ma molto c’è ancora da fare. Per far crescere ancora questa Dop dobbiamo guardare anche oltre i confini nazionali. E’ necessario trovare altri sbocchi importanti verso l’esterno, continuando a lavorare sul rafforzamento della qualità, che, per un formaggio estremamente flessibile come il Montasio può fare la differenza, sia nel consumo quotidiano sia nel mondo culinario dove può trovare degli importanti spazi di inserimento”.
“Un percorso che sta procedendo con convinzione – sottolinea il direttore Renato Romanzin, tant’è che il Consorzio prosegue la sua politica attiva di ricerca e sviluppo al fine di consolidare il brand, tutelare la tipicità, accrescere la qualità del prodotto e rafforzare i fondamentali economici di tutta la filiera per una sostenibilità economica e ambientale.
Intanto lo Stravecchio conquista l’Award dei formaggi
Friulana di nascita, triestina di adozione. Quanto basta per conoscere da vicino la realtà di una regione dal nome doppio, Friuli e Venezia Giulia. Di un’età tale da poter considerare la cucina della memoria come la cucina concreta della sua infanzia, ma curiosa quanto basta per lasciarsi affascinare da tutte le nuove proposte gourmettare. Studi di
filosofia e di storia l’hanno spinta all’approfondimento e della divulgazione. Lettrice accanita quanto basta da scoprire nei libri la seduzione di piatti e ricette. Infine ha deciso di fare un giornale che racconti quello che a lei piacerebbe leggere. Così è nato q.b. Quanto basta, appunto.