La Poke Bowl, piatto hawaiano a base di riso, verdure e pesce crudo a cubetti, sta diventando sempre più popolare e di tendenza.
Una volta considerato un piatto povero della cucina hawaiana, oggi il Poke è apprezzato in tutto il mondo, anche dai palati più esigenti. E’ un piatto completo ed equilibrato che deve contenere un terzo di verdure, un terzo di proteine e un terzo di carboidrati.
La ricetta tradizionale prevede l’uso di pesce crudo marinato insieme agli altri ingredienti, ma il Poke può essere personalizzato a piacimento, utilizzando gli ingredienti preferiti. E questo diciamo che è il segreto del suo successo.
Per preparare un’ottima Poke Bowl, è importante scegliere ingredienti freschi e di alta qualità.
Il riso ideale per il Poke è il Basmati o il Jasmine, mentre la salsa più comune è la salsa di soia, anche se è possibile utilizzare altre salse per personalizzare la ricetta come la teryaki o la poke sauce che è un mix di salsa di soia, olio di sesamo, succo di limone, alghe marine e peperoncino.
Le Poke Bowl sono servite in ciotole e possono essere personalizzate a piacimento utilizzando cereali integrali, verdure, semi, olio di sesamo e altri condimenti. Proprio grazie alla sua versatilità esistono anche versioni vegane del Poke Bowl, utilizzando il tofu o il tempeh al posto del pesce.
Fondamentalmente, se si seguono delle regole alimentari di base, è un piatto sano, completo e molto gustoso, che può essere personalizzato in base ai propri gusti e preferenze.
È ideale per chi cerca un pasto leggero e nutriente, ma anche per chi vuole sperimentare nuovi sapori e scoprire la cucina hawaiana che assieme a questo piatto custodisce una tradizione di piatti molto semplici e gustosi.
Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori.
Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo.
Infinitamente curioso cerco sempre qualcosa che mi dia quell’emozione che il cibo dovrebbe dare ad ognuno di noi, quel concetto o idea che dovrebbe essere ben leggibile dietro ogni piatto, quella produzione ormai dimenticata o sconosciuta.
Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito.
Il mio è un viaggio continuo che ho consapevolezza non terminerà mai. Ma è il viaggio più bello che potessi fare.