Gelato d’Abruzzo: la freschezza che non teme il freddo

Antonio Medici
Gelateria De Oro - Pescara

Gelato d’Abruzzo: la freschezza che non teme il freddo

Tra Aurum e parrozzo, i gusti che rileggono la cultura abruzzese in chiave effimera

Il gelato si scioglie coi primi freddi, col passar dell’estate

A sud il gelato è freschezza, estate, gaiezza, spensieratezza.

A sud, però.

A nord, invece, il gelato è dolce, squisito anche a trenta gradi sotto zero.

A settembre, mediazione, dall’Abruzzo, se ne può ancora scrivere, insomma.

Cosa ci sarà, poi, mai da dire sul gelato?

La naturalezza delle materie prime?

L’autenticità dei sapori?

La contrapposizione artigianale vs industriale?

La lotta tra pannoso — gelato con tanta panna, sempre morbido — e geloso, meno grasso, più ruvido, più freddo?

Il precipizio della retorica scoraggia.

Nella città del Vate, alla gelateria De Oro, la scintilla: qui ci vuole un pezzo.

Lungomare.

Ordine e cura.

Un’insegna orrenda, un locale piccolo, ma colmo di originalità.

Suspiria

Suspiria, per esempio: cupo color sangue d’arteria recisa.
Allusioni horror, ma anche artistiche.

Cioccolato e amarena.

Abbinamento scontato? Forse.

Sta di fatto che cestelli così mai se ne son visti.

La miscela dei sapori e del frutto è cesellata da una mano degna di un orafo.

La golosità ha di che appagarsi.

Una gelateria può anche avere un progetto, un’idea: reinterpretare il territorio.

Che parola consunta nel cibo.

Allora, mettiamola così: il gelato può rileggere, in chiave lieve ed effimera, la cultura del luogo.

Dannunziana

Ecco, allora, la vaschetta della Dannunziana.

Il poeta, del resto, coniò nomi e marchi, da tramezzino ad Aurum, liquore abruzzese all’arancia.

Dannunziana di De Oro è, dunque, una crema gelato aromatizzata all’Aurum e condita con arancia candita.

Parrozzo

Il parrozzo è un dolce tipico pescarese.

Subisce le sorti di molti dolci tradizionali che passano di moda col cambiar dei gusti e delle condizioni economico-sociali delle comunità.

Non piace ai giovani e pochi forni ancora lo producono.

De Oro ne fa uno squisito gelato, da leggersi come variazione della forma per conservare la sostanza.

Lattementa

Gli After Eight, cioccolatini alla menta, un tempo erano una delizia pregiata.

Oggi sono merce clandestina.

Nascosta in segrete credenze dei coloniali, negozi in estinzione.

Nel bancone di De Oro, senza clandestinità, fa bella mostra il lattementa, avvolgente e rinfrescante.

Gelateria De Oro, a Pescara: senza orpelli, un banco di creatività, cultura e fresca golosità.

Da provare, perché no, anche nelle imminenti stagioni fredde.

Gelateria De Oro

Via R. Paolucci, 93

Pescara

 

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Zang tumb tumb è il rumore del suo passo, del suo cuore e della sua mente. Giornalista, commercialista e docente, ha collaborato con diverse testate giornalistiche (Roma, Sannio quotidiano, giancristianodesiderio.com, Sonar Magazine), scrivendo di enogastronomia, cultura e paesaggi umani. Nel 2019 è stato premiato dal Centro Pannunzio di Torino come finalista del Premio Mario Soldati, sezione enogastronomia, per un articolo sui vini delle Cinque Terre. Nel 2021 ha pubblicato L'ingordo. La gola, il vino, le donne, il piacere e il dolore della forchetta. Ha un blog (www.ilgourman.it) su cui scrive saltuariamente storie ispirate alla sua relazione segreta e pubblica con Irene. È un lettore accanito, cinefilo indefesso e animatore di convivi. Vive con tre donne: Marina, Anna Stella e Marialaura. Insomma, fa… tante cose. Ma tutte con gusto.
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